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Cessione del quinto: sempre più scelta da lavoratori e pensionati nel 2021

Milano, 9 giugno 2021 – Sempre più clienti scelgono la cessione del quinto per affrontare spese, rinegoziare debiti, costruire progetti a lungo termine. Secondo le statistiche più recenti, infatti, nei primi tre mesi dell’anno, il 30% di richieste di finanziamento sarebbe inerente al prestito personale. Non sussistendo il bisogno di presentare giustificativi di spesa, c’è la libertà più assoluta sulla destinazione dei fondi.  

I dati della cessione del quinto in Italia
 

Il boom dei prestiti personali si inserisce nella cornice della politica che prevede bassi interessi sui prestiti a lunga scadenza. Nonostante un piccolo rialzo subito in questi mesi, i tassi d’interesse (e quindi TAN e TAEG) sono ai loro minimi storici. Nella nota 13/2020 dell’INPS è stato chiarito che nel 2020 i tassi sui prestiti a capitale minore di 15.000 euro sono diminuiti del 0,20%. Per prestiti superiori ai 15.000 euro il taglio si è attestato mediamente sullo 0,25%. A cadere anche il TAEG medio, a riprova dell’attuale basso costo del credito in Italia.  

Come funziona la cessione del quinto?
 

Fino al 2005 era prevista unicamente la cessione del quinto ai dipendenti statali. Dopo la normativa è cambiata e ha incluso anche dipendenti pubblici e privati, purchè rispettino i requisiti di legge. C’è infatti bisogno di avere un contratto a tempo indeterminato e un’età compresa tra i 18 e i 63 anni. I pensionati possono richiedere la cessione del quinto se la loro età al termine del contratto non supera gli 83 anni. In fase di richiesta si deve presentare solo l’ultimo cedolino e l’ultimo CUD.  

Sarà, infine, richiesto di stipulare due polizze: una sul rischio lavoro e l’altra sul rischio vita. La prima serve a tutelare il cliente dall’eventuale perdita del lavoro, la seconda, invece, tutela gli eredi da eventuale premorienza.  

I pensionati INPS ed ex-INPDAP dovrebbero preferibilmente stipulare il contratto con gli istituti di credito e con le banche che hanno sottoscritto una convenzione con l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.  

Quante volte può essere richiesta la cessione del quinto?
 

La cessione del quinto può essere richiesta più volte durante la vita lavorativa, purché passi un anno tra la conclusione del precedente contratto e la stipula del nuovo. Tuttavia la legge prevede anche il prestito con delega di pagamento o “doppio quinto”. Si tratta di una tipologia del prestito che permette di impegnare anche un altro quinto addizionale dello stipendio. La richiesta, però, dovrà essere preventivamente approvata dal datore di lavoro. 

Il doppio quinto è spesso utilizzato per rifinanziare debiti dilazionandone le rate o, in alternativa, per fronteggiare spese impreviste. La somma complessiva non potrà ovviamente superare i due quinti dello stipendio netto (ovvero il 40% complessivo). Anche questa formula può durare contrattualmente dai 2 ai 10 anni.  

Per maggiori informazioni:
 

Prestito 24
 

Via Zanobini, 50 – Roma (Zona Tuscolana-Cinecittà) 

www.prestito24.it 

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