12 Maggio 2021

Variante indiana, Ecdc: “Cauti nell’allentare misure e vigilare”

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Variante indiana, Ecdc: "Cauti nell'allentare misure e vigilare"

Con la variante indiana del Coronavirus in circolazione, l’attenzione deve restare alta in Europa. E’ questo il senso della segnalazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in un documento in cui valuta l’entità della minaccia rappresentata da questa variante nel Vecchio Continente. “Nell’Unione europea/Spazio economico europeo ci sono indicazioni del fatto che la frequenza di rilevamento” di almeno due dei sotto-lignaggi della variante indiana (B.1.617.1 e B.1.617.2) “è in aumento” segnala il centro, in un documento in cui valuta l’entità della minaccia rappresentata in Europa da questa variante ed elenca le opzioni di risposta possibili. Dal miglioramento della sorveglianza, al dare “priorità assoluta” alle vaccinazioni anti-Covid finalizzate a “ridurre la mortalità”, coprendo quindi “le persone a rischio di malattia grave nel più breve tempo possibile” e riducendo la trasmissione di Sars-CoV-2, come è stato recentemente documentato in Israele e Uk. 

E’ in particolare il Regno Unito che ha assistito a una rapida ascesa dei rilevamenti di questa variante, casi associati a viaggi in India e alla successiva trasmissione in comunità, tanto che il Paese l’ha designata (in riferimento al sotto-lignaggio B.1.617.2) come una variante di preoccupazione. In questo momento, si puntualizza nel documento, l’Ecdc mantiene invece la sua valutazione della variante indiana “come variante d’interesse” e “continuerà a monitorare attivamente la situazione”. 

Intanto, finché “la copertura del vaccino rimane a livelli bassi in tutti i Paesi UE/SEE, l’Ecdc attualmente consiglia cautela nell’allentamento delle attuali misure non farmacologiche, comprese quelle relative ai viaggi”, avverte il centro europeo. “Le informazioni limitate finora riguardanti queste nuove varianti non cambiano l’attuale posizione su queste misure. È necessaria una maggiore comprensione dei rischi prima di poter prendere in considerazione qualsiasi modifica delle misure attuali”, precisa l’Ecdc. 

I sotto-lignaggi attualmente descritti di questa variante “hanno profili di mutazione distinti e richiedono una valutazione individuale. Dati i dati disponibili ancora molto limitati riguardo alla loro trasmissibilità, gravità della malattia e potenziale di fuga immunitaria, non è ancora possibile valutare pienamente il loro impatto”, precisa l’ente. 

Un punto della risposta è la vigilanza: “Al fine di comprendere e di informare meglio le valutazioni” sulla variante indiana “la sorveglianza genomica mirata dovrebbe essere migliorata”, indagando sui casi associati ai viaggi, sui focolai che si accendono all’improvviso e cambiano il quadro locale, “insieme alla caratterizzazione antigenica delle varianti di Sars-CoV-2 e a una sorveglianza generale rafforzata”, chiede l’Ecdc. “I laboratori diagnostici dovrebbero rimanere vigili” riguardo agli esiti dei test e alla correlazione con i genomi circolanti. 

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