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Vaccini in azienda, Assolombarda: “Lombardia mantenga accordi”

Vaccini in azienda, Assolombarda: "Lombardia mantenga accordi"

Assolombarda si aspetta che Regione Lombardia mantenga gli accordi presi sui vaccini in azienda. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos il presidente dell’associazione degli industriali, Alessandro Spada. “Solo noi, come associazione, abbiamo ricevuto 400 manifestazioni di interesse da parte di grandi e medie aziende. Ci aspettiamo che Regione Lombardia mantenga gli accordi presi con il mondo delle imprese, come definito dal protocollo siglato a marzo. Si tratta – sottolinea – di un canale importante che darebbe un’accelerazione al piano vaccini”.  

Ora che la Lombardia ha dato il via alle prenotazioni della fascia 50-59 anni da lunedì prossimo, “siamo in attesa che venga definito il disciplinare, che ci siano regole chiare e tempistiche precise. Era doveroso dare la precedenza agli anziani e ai fragili, ma è arrivato il momento di dare la possibilità al corpo produttivo di guidare la ripresa e mettere in sicurezza le aziende”, aggiunge. Fino a qualche tempo fa, l’ipotesi era che le vaccinazioni in azienda potessero iniziare da metà maggio, con l’arrivo di adeguate forniture di vaccini. Ma al momento, non si conosce nessuna data.  

Tra l’altro, fa notare Spada, “le imprese hanno svolto un importante ruolo sociale verso le comunità in cui operano e fin dal principio dell’emergenza, si sono messe al servizio del Paese. Sul fronte dei vaccini, le nostre aziende hanno risposto alla chiamata di Confindustria, rendendosi disponibili a diventare Fabbrica di comunità aperta a tutta la cittadinanza”. Un esempio è quello del centro vaccinale ‘Pirelli HangarBicocca’, messo a disposizione della Lombardia da Pirelli. 

Le vaccinazioni potrebbero accelerare l’uscita dalla recessione, soprattutto in Lombardia. Secondo le previsioni di Assolombarda, la Lombardia potrebbe tornare ai livelli pre-Covid a inizio 2023, ma questo solo assumendo che la campagna vaccinale prosegua come previsto e che il virus dal prossimo anno non sia più un problema.  

“Dobbiamo cercare di far fronte al crollo del 2020: La Lombardia ha perso il 9,4% del Pil, un dato peggiore del resto del Paese (-8,9%). Ma ci aspettiamo un rimbalzo positivo sia per quest’anno (+5,2%) che per il 2022, con un Pil a +4,5%”, spiega Spada. La somma del Pil positivo nel 2021 e nel 2022 “può quindi riportarci alle condizioni pre-covid all’inizio del 2023”, ma “per questo sarà necessario il buon andamento della campagna vaccinale”. (di Vittoria Vimercati) 

 

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