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Usa, ok ad anticorpo monoclonale Gsk-Vir Biotechnology per uso in emergenza

Usa, ok ad anticorpo monoclonale Gsk-Vir Biotechnology per uso in emergenza

Dopo l’Europa anche gli Usa hanno approvato l’uso emergenziale dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab, sviluppato da Gsk e Vir Biotechnology, per il trattamento di Covid-19 da lieve a moderato in adulti e pazienti pediatrici ad alto rischio di età pari o superiore a 12 anni. Pazienti positivi ma ad alto rischio di progressione della malattia grave, incluso il ricovero in ospedale o la morte. Lo annuncia un nota di Gsk. 

“Il trattamento con sotrovimab ha determinato una riduzione dell’85% del rischio di ospedalizzazione o morte nei pazienti ambulatoriali adulti ad alto rischio rispetto al placebo, sulla base dei risultati ad interim dello studio di fase 3 Comet-Ice – ricorda Gsk – I dati in vitro indicano che sotrovimab mantiene l’attività contro tutte le varianti note di preoccupazione, inclusa la variante dall’India. Sotrovimab sarà disponibile per i pazienti appropriati con diagnosi di Covid-19 negli Stati Uniti nelle prossime settimane”.  

Secondo George Scangos, chief executive officer di Vir: “Il nostro approccio scientifico distintivo ha portato a un singolo anticorpo monoclonale che, sulla base di un’analisi ad interim, ha portato a una riduzione dell’85% dei ricoveri o decessi per tutte le cause, e ha dimostrato, in vitro, che mantiene l’attività contro tutte le varianti note che destano preoccupazione, inclusa quella emergente dall’India. Credo che sotrovimab – aggiunge – sia una nuova opzione terapeutica fondamentale nella lotta contro l’attuale pandemia e potenzialmente anche per future epidemie di coronavirus. In Vir, il nostro obiettivo non è solo quello di fornire una terapia clinicamente efficace per Covid-19, ma anche di fornire una terapia efficace contro le varianti Sars-CoV-2 e le potenziali pandemie di domani”. 

“Il ritmo veloce delle vaccinazioni Covid-19 negli Stati Uniti è incoraggiante, ma, nonostante questi sforzi aggressivi, è ancora necessario aiutare a prevenire lo sviluppo di complicanze nei pazienti infetti. In poco più di un anno dall’inizio della nostra collaborazione e in meno di 10 mesi dall’inizio degli studi clinici, siamo lieti che, a partire da oggi, i benefici di questo anticorpo monoclonale unico saranno ora disponibili per i pazienti bisognosi”, ha concluso Hal Barron, chief scientific officer e president R&D Gsk.  

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