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Turismo post pandemia, gli italiani scelgono aree rurali e borghi

Turismo post pandemia, gli italiani scelgono aree rurali e borghi

È cominciato il conto alla rovescia degli italiani verso le ripartenze. La voglia di viaggio si accompagna ad un rinnovato senso di responsabilità, con una forte attenzione a mete diffuse: secondo i dati di Airbnb, la percentuale di notti prenotate in aree rurali e borghi è cresciuta dal 21% del 2019 al 37% di quest’anno. Per cavalcare questa tendenza e sensibilizzare ulteriormente gli italiani ad un’idea di viaggio rispettosa dei territori, Airbnb, la piattaforma globale di viaggio, e Touring club italiano (Tci), l’associazione non profit che da oltre 125 anni si prende cura dell’Italia come bene comune con oltre 200mila soci, uniscono le forze in un’attività di sensibilizzazione nei confronti di una cultura di viaggio slow, che vedrà come prima attività quella della valorizzazione dei 252 borghi certificati con la Bandiera Arancione, lo storico riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito da Tci ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza, un’accoglienza di qualità e per una gestione sostenibile dell’ambiente.  

La collaborazione mette a sistema Tci, una storica realtà che promuove i principi di un turismo etico, responsabile e sostenibile (con una particolare attenzione ai centri minori e alle aree interne, come dimostrato dall’iniziativa Bandiere Arancioni) e Airbnb, una piattaforma che diventa strumento di scoperta del territorio attraverso l’ospitalità in casa e le esperienze. L’obiettivo è far conoscere le potenzialità di Airbnb nei borghi Bandiera Arancione, illustrando l’opportunità di condividere alloggi e offrire esperienze in piattaforma.  

Attraverso lo strumento del seminario, in programma il 16 giugno, verranno alternati momenti verticali a sessioni laboratoriali di interazione e verrà fornita una linea di assistenza dedicata ai partecipanti. Per i borghi Bandiera Arancione verranno invitati proprietari di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, fornitori di servizi turistici (es. guide turistiche, noleggio attrezzature sportive, ecc.), produttori locali ed artigiani e i rappresentanti delle amministrazioni comunali.  

Tci è partner del Rural Bootcamp, l’iniziativa internazionale di Airbnb pensata per aiutare le comunità delle zone rurali ad attrarre flussi di turismo sostenibile, che può annoverare fra gli altri Agriturist e Adi (Alberghi diffusi), oltre a realtà come la spagnola Fademur e la francese Amrf, l’associazione dei sindaci delle zone rurali di Francia. In un secondo momento, verranno inoltre fatti incontrare la community di host Airbnb con la community di soci e socie volontarie del Tci per conoscersi e ispirarsi a vicenda, immaginando collaborazioni anche a livello locale.  

“Il 73% degli italiani ci ha raccontato che dopo la fine della pandemia vorrà continuare a viaggiare verso località più remote e meno battute”, ha spiegato Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia. “Abbiamo assistito ad un aumento dell’offerta di alloggi in piattaforma nelle aree non urbane nel primo trimestre 2021 del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Insieme agli amici di Tci speriamo di poter dare maggiori strumenti alle località Bandiere Arancioni per cogliere quest’opportunità”, ha concluso Trovato.  

“La valorizzazione dei borghi e delle mete dell’entroterra è tra i principali obiettivi del Touring Club Italiano che trova, in questo contesto, una spinta per rilanciare un approccio al viaggio attento e consapevole. L’importante partnership con una realtà come Airbnb ci consente di tenere accesi i riflettori su quei centri di cui ci prendiamo cura, promuovendoli da oltre vent’anni grazie al programma di certificazione, affinché possano rivelare la loro eccellenza”, ha dichiarato Giulio Lattanzi, direttore generale di Touring Club Italiano.  

La voglia di vacanza, di ‘staccare’ dalle preoccupazioni e dalle videoconferenze, ma allo stesso tempo di mantenere un minimo di distanziamento sociale privilegiando mete alternative, si traduce in un forte interesse per il turismo rurale di prossimità e per destinazioni isolate. Secondo il sondaggio condotto da Airbnb, il 34% dei viaggiatori considera prioritari fattori come il distanziamento e la pulizia, percentuale che sale anche al 42% tra gli over 55. Altro trend che si riconferma è la ricerca di luoghi isolati e tranquilli: un break in montagna o in campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione ‘green’. 

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