14 Maggio 2021

Rai, bufera su ‘Anni 20’ e il servizio antieuropeista – Video

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Rai, bufera su 'Anni 20' e il servizio antieuropeista - Video

Bufera sul programma ‘Anni 20’ in onda su Rai2. Irritazione è stata espressa dal settimo piano di Viale Mazzini in particolare per un servizio fortemente antieuropeista trasmesso ieri. L’ad Rai, Fabrizio Salini, a quanto si apprende, starebbe valutando provvedimenti nei confronti dei responsabili. “Cosa offre la casa? Una selezione di tarme essiccate a colazione e un gustoso biscotto alla farina di vermi inzuppato in un bel calice di vino annacquato. Un film dell’orrore? No, ce lo chiede l’Europa di mangiare da schifo”, viene detto in un servizio sull’ok dell’Ue agli insetti come cibo (Guarda il video).  

Molte le critiche al programma arrivate da più parti. “Trovo inaccettabile e vergognoso che la Rai metta insieme tutte le fake news e gli stereotipi della propaganda anti europea con un servizio da Tv spazzatura, non da Tv pubblica. #Anni20”, scrive su Twitter il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, di Più Europa.
 

Il servizio andato in onda su Rai Due “è allucinante. Non trovo altri termini per definirlo. Un condensato di fake news di matrice antieuropeista indegno non solo del servizio pubblico ma del giornalismo in generale. Adesso basta davvero!”. Così la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo Pd in commissione di vigilanza Rai. “Quanto andato in onda ieri sera su Rai2 all’interno del programma ‘Anni 20’ è un insulto al ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo e all’intelligenza dei cittadini italiani. Far passare la notizia di un’Unione europea intenta a obbligare tutti noi a cibarci di insetti è un’offesa anche per i tanti giornalisti che all’interno della Rai svolgono con passione e professionalità il loro ruolo. Il Partito democratico, oltre ad aver già presentato un’interrogazione parlamentare in commissione di Vigilanza, per sapere quali provvedimenti i vertici Rai intendano prendere contro la diffusione di notizie false che ledano la credibilità e l’autorevolezza dell’azienda e il diritto a una corretta informazione, si rivolgerà anche all’Agcom”. Così la presidente dei deputati del Partito democratico, Debora Serracchiani. 

“Disinformazione, falsità, attacco infondato all’Europa proprio mentre ai vertici ci sono alte personalità italiane e l’europeismo grazie al governo Draghi è ormai condiviso da tutti in Parlamento. Chiederò alla comm. di Vigilanza di occuparsi del servizio trasmesso da ‘Anni 20′”, è il tweet del deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

“E’ davvero singolare e preoccupante che l’amministratore delegato della Rai si scomodi e annunci provvedimenti contro una trasmissione che ha giustamente messo in luce i paradossi dell’Unione europea in tema di alimentazione”, dichiara dal canto suo Massimiliano Capitanio, deputato Lega e capogruppo in Vigilanza Rai . “Il dottor Salini – continua – non ha ancora trovato il tempo di occuparsi del caso Fedez che ha creato un danno di immagine irreparabile all’azienda, oltre ad aver denigrato ingiustamente una dirigente, ma si affretta a difendere chi vorrebbe portare sulle nostre tavole cavallette, carne artificiale e vino annacquato. Tra l’altro il servizio di Anni 20, su Rai2, era contenuto in una specifica rubrica evidentemente ironica. Stendiamo un velo pietoso sulla sinistra che prima abbocca alla bufala ai limiti dell’illegalità sulla censura a Fedez, poi si affretta a mettere il bavaglio ai nostri giornalisti… Qualunque provvedimento disciplinare sarebbe una ferita alla libertà di stampa e di opinione”.
 

“Il Pd grida allo scandalo e invoca il bavaglio contro la trasmissione ‘Anni ’20’ per questo servizio sarcastico che osa criticare l’Unione Europa. A quanto pare – per la sinistra – il diritto di critica è un privilegio riservato solo a chi la pensa come loro. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che i vertici della Rai, il servizio pubblico pagato con i soldi degli italiani, piuttosto che difendere il pluralismo fanno sapere di essere pronti alla censura. Questa è la loro libertà di pensiero”, scrive sui social la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
 

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