4 Maggio 2021

Modello predice flussi dei migranti, Expleo e Uni Salento vincono ‘Global Hackaton Onu’

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Modello predice flussi dei migranti, Expleo e Uni Salento vincono 'Global Hackaton Onu'

Predire i flussi migratori tramite un modello in grado di processare un’ingente mole di dati. È la sfida globale lanciata dall’International Computing Centre delle Nazioni Unite (Unicc) e vinta dai giovani componenti del team di data scientist di Datafactor (Expleo Italia) e dell’Università del Salento, che si sono aggiudicati il primo posto all’evento ‘Global Hackaton: Data For Good’, competizione internazionale che mira a trovare soluzioni creative attraverso la Data Science. Il progetto italiano candidato al primo Hackaton delle Nazioni Unite gareggiava con 59 università di 13 diversi paesi nel mondo, per l’elaborazione di un modello predittivo sui flussi migratori nei prossimi 5-10 anni. I risultati dell’evento e i dettagli del lavoro dei ricercatori sono stati diffusi dall’Unicc sul suo sito web.  

Tutto è cominciato a febbraio, quando due professori dell’Università del Salento hanno ricevuto l’avviso per la partecipazione all’evento. In qualità di professori di un’università che sostiene gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, Antonella Longo, professoressa di Data Management & Big Data Management for Decision Making, e Gianluca Elia, professore di Digital Business, hanno incoraggiato un gruppo di studenti a raccogliere la sfida. 

Gli studenti – Enrico Coluccia, Francesco Russo, Ricardo Caro, Giulia Caso, Gianmarco Girardo, Marco Greco e Chiara Rucco – si sono registrati come ‘Heel of the Boot’, in riferimento alla sede dell’Università del Salento, e, nelle parole dell’Unicc, “forse non si conoscevano, ma hanno dimostrato un comune interesse per la scienza dei dati nel contesto delle crisi umanitarie internazionali”. In pochi giorni, hanno elaborato con successo la soluzione vincente alla sfida dell’Hackaton, ‘Refugee Crisis: Predict Forced Displacement’.  

Il modello di machine learning per predire spostamenti realistici (in accordo con il panorama geopolitico attuale) e spostamenti inaspettati (non riferibili in modo diretto allo scenario presente) sviluppato da ‘Heel of the Boot’, evidenzia Sudan, Svezia, Afghanistan e Ucraina come i principali paesi di origine dei rifugiati entro il 2024. La commissione di valutazione, che ha validato e premiato con onori il lavoro, ha chiesto spiegazione dei motivi a supporto delle previsioni sui flussi provenienti dalla Svezia, considerata un risultato anomalo. Il membro del team Francesco Russo ha risposto che “il modello costruito è affidabile e indica altri fattori, oltre a quello dell’instabilità politica, in grado di influenzare le previsioni”. Inoltre, ha aggiunto, “se un modello riflette solo ciò che già abbiamo appreso dal passato, allora non è un modello”.  

Il ‘Global Hackathon: Data for Good’ dell’Unicc si è svolto martedì 16 febbraio 2021, ed ha attirato un totale di 140 studenti provenienti da 54 università di 13 paesi in tutto il mondo, per affrontare tre delle principali sfide legate alle Nazioni Unite: il ‘Covid-19 Open Challenge’, ‘Refugee Crisis: Predict Forced Displacement’ e la ‘Un75 Visualization Challenge’. 

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