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Coprifuoco, Fedriga: “Regioni unanimi sulle 23”

Coprifuoco, Fedriga: "Regioni unanimi sulle 23"

Spostare il coprifuoco dalle 22 alle 23, le Regioni sono tutte d’accordo. “La Conferenza delle regioni ha proposto di spostare il coprifuoco dalle 22 alle 23. Io voglio rappresentare le scelte unanimi fatte da tutti i Governatori d’Italia” ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ospite di SkyTg24. 

“Trovo fastidioso che quando la Conferenza ha detto una cosa che alcuni partiti politici condividevano, si è detto che ho piegato la Conferenza ad un volere politico. Mentre quando la Conferenza dice qualcosa che non va bene allora si dice ‘perfino Fedriga non dice quello che dice Salvini’. Bisogna avere rispetto delle Regioni, anche nella critica cerchiamo di portare proposte costruttive per il Paese. Se ci sono forze politiche che aderiscono alle richieste delle Regioni, non posso che esserne contento”.
 

Sull’ipotesi di una seconda dose del vaccino contro il Coronavirus mentre si è in vacanza, “la prossima settimana in Conferenza delle Regioni vedremo il generale Figliuolo” per coordinarci sulla possibilità della seconda dose di vaccino in un altro territorio; “stiamo vedendo se è possibile fare la seconda dose in vacanza, ci stiamo lavorando” ha detto il presidente Fedriga. 

“C’è una fetta di popolazione che fa resistenza a fare vaccini – ha aggiunto -, dobbiamo far capire alle persone l’importanza di partecipare alla campagna. Vedo tanti contrari al vaccino che sono gli stessi che vorrebbero tornare ad una vita normale come se nulla fosse, sono due cose che contrastano tra loro. Per arrivare ad una situazione di sicurezza, e non tornare a nuove chiusure, bisogna fare in modo che gran parte della popolazione sia vaccinata” ha sottolineato Fedriga. 

“La prima cosa che deve essere superata oggi credo sia l’indice Rt, quando c’è una incidenza bassa il rischio è che pochi contagi in più facciano schizzare l’Rt. C’è un tavolo tecnico che sta lavorando per rivedere i parametri e confido in quel lavoro – ha detto ancora -. Secondo un me un indice da tenere in considerazione è l’Rt ospedaliero, un indicatore che può dare un segnale reale e non una visione distorta. I parametri vanno adeguati alla situazione contingente del Paese”. 

Aprire target 50? “E’ utile – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni – Stanno arrivando più vaccini, su questo la struttura commissariale sta lavorando molto bene, ora ci manca un tassello importante, quello delle adesioni, in alcuni casi non sono sufficienti a coprire la disponibilità del vaccino. Aprire il target è estremamente importante, altrimenti si rischia di rallentare la campagna vaccinale”.  

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