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WhatsApp Pink: attenzione alle app fasulle

Smartphone, telefonia e tariffe

Smartphone, telefonia e tariffe

Personalizzare i colori, la grafica e l’aspetto complessivo delle nostre app preferite è da sempre un passatempo molto gradito dagli utenti Android e iOS, che ha portato col tempo alla fioritura di sfondi, icon pack e temi scaricabili, molto spesso tramite servizi di terze parti.

Questa diffusissima moda non ha tardato a sbarcare anche su WhatsApp, sotto forma di un’applicazione chiamata “WhatsApp Pink” che continua a mietere successo in paesi come l’India, da cui avrebbe avuto origine. Quella che però all’apparenza è una versione alternativa e più personalizzabile del celebre client di messaggistica, in realtà sembra essere proprio una pericolosa fake app capace di operazioni piuttosto discutibili.

WhatsApp Pink, infatti, è molto distante da ciò che afferma di essere. Il software è tecnicamente un “info stealer” (ovvero un virus in grado di estorcere informazioni personali una volta installato), in grado di inviare a nostra insaputa inviti ai nostri contatti, spacciandosi per noi e diffondendo la cyber-infezione a macchia d’olio.

L’app, di per sé, è uno specchietto per le allodole in tutto e per tutto: la personalizzazione offerta è veramente minimale rispetto alla versione originale, limitandosi ad applicare tinte rosa allo sfondo della nostra home, lasciando inalterato tutto il resto. 

Come rimuovere l’app

Nel caso in cui avessimo scaricato accidentalmente questa app compromessa, è comunque possibile adottare degli accorgimenti per rimuoverla e limitare i danni. Dovremo aprire il menu Impostazioni del nostro sistema, poi selezionare la voce App e Notifiche, Mostra tutte le app e infine individuare il nome del virus WhatsApp Pink in esecuzione.

Premere il pulsante “Rimuovi” è sufficiente per disinstallarla, possibilmente controllando se abbiamo concesso permessi all’ app a nostra insaputa tramite il menu Privacy -> Gestione autorizzazioni. Per completare l’operazione di “ripulitura” basterà infine svuotare la cache del browser in uso e cancellare i cookie non relativi ai siti sicuri che siamo soliti visitare, per evitare che venga riscaricata accedendo a Internet.

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