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Seconde case Pasqua, regole e divieti: dove si può andare

Seconde case Pasqua, regole e divieti: dove si può andare

Con l’Italia zona rossa per Pasqua, sulle seconde case sono previste regole e divieti per contrastare la diffusione del Coronavirus.  

Può recarsi nella seconda casa solo il nucleo convivente e soltanto se l’abitazione di destinazione è vuota; non si può andare nella seconda casa con amici e parenti; si può raggiungere la seconda casa solo se si è proprietari o se si è stipulato un contratto d’affitto da una data antecedente al 14 gennaio 2021. “Naturalmente – si legge sul sito del Governo dedicato alle domande frequenti sulle misure adottate – la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa (art. 2704 del codice civile) o, eventualmente, anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato”. 

SECONDE CASE – Ma, in previsione della Pasqua, alcune regioni hanno varato ordinanze extra per integrare le regole previste dal decreto del Governo. 

Il Piemonte, con un’ordinanza, si è aggiunto a Toscana, Valle d’Aosta e Alto Adige che vietano l’ingresso dei non residenti in Regione: fino a lunedì 5 aprile compreso, infatti, è vietato recarsi nelle seconde case per coloro che non sono residenti sul territorio regionale. La Campania ha vietato gli spostamenti verso le seconde case anche ai residenti: “Chiarisco che è vietato andare nelle seconde case per i nostri concittadini ma anche per chi è residente fuori Regione” ha detto il governatore De Luca nei giorni scorsi. La Liguria ha stabilito che i residenti non possono raggiungere le seconde case e nemmeno le barche. 

Ordinanza anche da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per bloccare gli spostamenti nelle seconde case per i cittadini non residenti o domiciliati nelle Marche durante il periodo di Pasqua. L’ordinanza sarà valida fino alle ore 24 di lunedì 5 aprile. Lo spostamento resta consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità o motivi di salute, sempre mediante l’uso dell’autocertificazione.  

Ordinanza con misure più restrittive rispetto alla ‘zona rossa’ anche in Puglia e fino al 6 aprile: sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le ‘seconde case’, “salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”; e sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, “salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”.
 

La Sardegna ha disposto il divieto di entrare in regione fino al 6 aprile da parte di persone non residenti nell’Isola. Consentito, spiega l’ordinanza del governatore della Regione Christian Solinas, solo in presenza di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In ogni caso, rimane in vigore l’Ordinanza regionale che prevede che si sia effettuato o si effettui allo sbarco un tampone o si sia in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione anti Covid. 

Per quanto riguarda la Sicilia, resta la regola del tampone: chi arriva sull’isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo. Altrimenti, per chi non si vuole sottoporre a tampone o test rapido, c’è sempre la possibilità di sbarcare ma restare in quarantena. 

VISITE A CONGIUNTI E AMICI – Inoltre, secondo quanto viene ricordato sempre sul sito del Governo, in merito alle restrizioni previste per la zona rossa, “nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro”. 

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