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Riaperture, Salvini: “Si va al ristorante grazie alla Lega”

Riaperture, Salvini: "Si va al ristorante grazie alla Lega"

“Stare al governo significa poter incidere. Se oggi qualcuno va al ristorante o prende il cappuccino seduto al bar è perché la Lega ha insistito nelle scorse settimane. Se fossi all’opposizione potrei protestare e lamentarmi ma non potrei incidere”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, alludendo alle riaperture e al pressing sul governo per quanto riguarda il coprifuoco. “La Lega -aggiunge- non fa i capricci, ma rappresenta le esigenze di milioni di italiani”. 

Mario Draghi in Parlamento è stato “tecnico e convincente. Mi piace. Avere un premier che alza il telefono e chiama Bruxelles chiedendo rispetto per l’Italia, che chiama Ursula (von der Leyen, ndr) dicendo che non siamo studenti di serie B, ma che meritiamo rispetto e attenzione, da italiano mi inorgoglisce. Qualcuno fino a pochi mesi fa prendeva ordini da Merkel, ora la musica è cambiata”.  

Per quanto riguarda la mozione di sfiducia al ministro Roberto Speranza presentata da Fdi, il leader leghista dice: “Una cosa alla volta, oggi abbiamo lavorato innanzitutto su un piano da 200 miliardi, poi abbiamo sancito il principio che, se la situazione migliora, si cambia e bisogna togliere il coprifuoco. Domani è un altro giorno” 

Come vota la Lega? “Prima voglio fare una chiacchierata con il sottosegretario Sileri, di cui ho enorme stima e fiducia e quindi prima di decidere voglio sapere come ha convissuto come ha lavorato e sta lavorando con Speranza il sottosegretario Sileri, che è dei 5 stelle e non della Lega. Mi affiderò anche ai suoi ragionamenti e alle sue parole. Il parere di Sileri mi interessa”. Non le bastano le parole di Giorgia Meloni? “Io ascolto tutti”. 

Con Meloni, in ogni caso, “ci vedremo presto, oggi approviamo un piano da 200 miliardi e non lo si fa tutti i giorni. Per parlare del futuro di Milano, Napoli, Roma, Bologna e Torino avremo tempo. Avremo candidati vincenti e unitari entro il mese di maggio”.
 

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