15 Aprile 2021

Riaperture maggio, la posizione del Pd

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Riaperture maggio, la posizione del Pd

Sulle possibili riaperture, oggetto in queste ore del confronto tra governo e regioni, il Pd sembra sposare la linea della prudenza. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso di ‘Studio24’ su Rainews 24 ha affermato che è necessario “arrivare con tempi certi a un progressivo allentamento in linea con il miglioramento dei dati. Il rischio di arrivarci e poi non gestire con progressivitĂ  le aperture può generare un effetto boomerang che va in tutti i modi evitato, perchĂ© non si farebbe nĂ© il bene delle persone dal punto di vista sanitario, nĂ© dell’economia”. 

Sulle riaperture, ha continuato Orlando, “c’è stata una discussione che è partita da punti di vista differenti, ma che poi è arrivata sempre a un equilibrio condiviso” ma continuare a far vivere i punti differenti “anche nel dibattito pubblico rischia di creare disorientamento. Quando si arriva a un punto di equilibrio, questo va difeso e deve essere quello con cui si dĂ  un messaggio chiaro alle imprese, al mondo della sanitĂ  e ai cittadini”.  

“Un conto è definire percorsi che diano certezza agli operatori, un conto è sparare date a caso e annunciare che ci saranno delle aperture senza averle preparate. Il nostro compito è quello di prepararle, non di annunciarle”, ha rimarcato Orlando. Per quanto riguarda gli aiuti, ha poi precisato, la discussione in seno al governo ieri “si è incentrata tutta su come mirare meglio l’intervento” a sostengo delle imprese “e quindi renderlo piĂą selettivo, tenendo conto anche della differenza dell’andamento delle imprese”.  

“Il ministro Franco – ha spiegato – ha però fatto notare come tutti gli interventi di carattere selettivo implichino procedure che possano rallentare l’erogazione. Siccome dobbiamo fare bene ma anche presto, perchĂ© i soldi rischiano di arrivare quando le imprese hanno chiuso, dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze: far corrispondere il contributo a una situazione di effettiva difficoltĂ  al creare percorsi di verifica che siano abbastanza veloci da rendere tempestivo l’intervento stesso”. 

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