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Lombardia zona arancione, Fontana: “Numeri vanno in questa direzione”

Lombardia zona arancione, Fontana: "Numeri vanno in questa direzione"

La Lombardia potrebbe passare dalla zona rossa alla zona arancione dalla prossima settimana, con regole e divieti meno restrittivi per scuola, spostamenti, categorie di negozi. Lo ha spiegato il governatore lombardo, Attilio Fontana ai microfoni di Rtl 102.5. “I numeri che stiamo valutando ed elaborando da mandare alla cabina di regia a Roma vanno in questa direzione – ha detto Fontana – l’indice di incidenza, l’Rt e la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento. Quindi sicuramente da venerdì potremmo essere inseriti nella zona arancione”.  

E ha aggiunto: “Esiste un nuovo decreto che sostiene che ci si sposti in una zona senza aspettare due settimane di conferma dei dati, quindi mi auguro e farò di tutto e chiederò alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione”. 

Commentando l’incontro che le Regioni avranno oggi col premier Mario Draghi, Fontana ha poi spiegato che “dai primi provvedimenti, dai confronti che abbiano avuto con il governo c’è la massima disponibilità al dialogo, ad ascoltare le esigenze che arrivano dai territori e a valutare anche le richieste che le singole categorie avanzano, quindi sono convinto che il dialogo sarà costruttivo e ognuno di noi sottolineerà quali sono le esigenze più pressanti dei propri territori”.  

Da stamattina” in Lombardia “abbiamo iniziato a raccogliere le prenotazioni dai 70 ai 75 anni”, ha detto Fontana. “Le prenotazioni possono partire ma conta fare le vaccinazioni”, ha aggiunto. 

Quanto alle categorie da vaccinare, “credo che noi siamo stati rigorosamente rispettosi delle disposizioni arrivate dal governo – ha spiegato Fontana – le prime sono state gli ospiti Rsa e il comparto sanitario e poi via via tutte le altre categorie. Sono dell’opinione che la scelta fatta ora dal governo di seguire l’indice anagrafico sia la più corretta, credo si debba cercare di tutelare le categorie dopo i fragili, gli ultraottantenni e i malati, partendo dalle età”. 

 

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