“E’ fondamentale utile connettere i forti investimenti che sono in campo con una diversa e nuova idea del paese. Quando parliamo di politiche attive e formazione dobbiamo comprendere verso cosa. Prima di parlare di come riqualificare le persone dovremmo avere un’idea delle filiere che prolifereranno, dei lavori che emergeranno e di quelli che scompariranno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza del’Inps, Guglielmo Loy, intervenendo al Festival del lavoro, in diretta on line su www.festivaldellavoro.it. Â
“Nello stesso settore nasceranno nuove professioni -continua Loy- e altre scompariranno e quindi sarà fondamentale sapere su cosa investire per formare e riqualificare le persone”, ha sottolineato ancora Loy. Â
“Il febbraio 2020 è uno spartiacque. Il decreto dignità presupponeva una crescita e un Pil che già non c’era e che è stato ancor più indebolito dalla pandemia. Con la pandemia abbiamo l’obiettivo di recuperare una quota del lavoro a termine che è stata una delle vittime della pandemia e garantire una fase d’ingresso, sono d’accordo con Nisini, che deve essere propedeutica alla stabilizzazione, una specie di apprendistato, di conoscenza con il mondo del lavoro”, ha detto. Â
“Dobbiamo occupare una fase temporale per non fare sganciare i ragazzi dall’ambiente di lavoro -spiega ancora Loy- e in questa fase ricollegarci con quelle filiere che cresceranno in termini di creazione di ricchezza. Per quei settori drammaticamente chiusi e impossibilitati a sviluppare l’attività deve essere ancora garantito un ammortizzatore sociale non massivo ma selezionato per far si che i processi di riconversione siano assumibili e che sia possibile il ‘travaso’ dalle attività in difficoltà alle nuove filiere per fare riprendere l’occupazione”, conclude.Â
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