7 Aprile 2021

Ecco il ‘Good Vibe Manager’, porta sorriso e efficienza in azienda

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Ecco il 'Good Vibe Manager', porta sorriso e efficienza in azienda

Aumenta l’efficienza decisionale, formativa e relazionale, ottimizza i tempi e le modalità del lavoro altrui anche durante la pandemia, risolve conflittualità e, soprattutto, fa stare bene le persone in azienda. E’ il “Good Vibe Manager”, una nuova figura professionale che si occupa di far interagire e funzionare tutti gli ingranaggi lavorando non solo sui processi ma anche sull’umore, attraverso toni ironici, sperimentazioni con il gaming e coinvolgimento orizzontale di tutta l’azienda nei processi decisionali. Una figura che ne racchiude altre già esistenti, anche se poco note e utilizzate nel panorama aziendale italiano, come quella del facilitatore, del moderatore, del design thinker, del team builder, del coach e persino dell’animatore. Ad introdurla ufficialmente, nel 2020, è stata Etifor, società spin-off dell’Università di Padova impegnata su scala globale in progetti pubblici e privati di valorizzazione del patrimonio naturale e caratterizzata da un forte codice etico oltre che da una missione ben precisa: migliorare il rapporto tra uomo e natura, mentre ci si prende cura dell’ambiente e, in particolare, delle foreste.  

Secondo un’indagine interna dell’azienda veneta, a distanza di un anno dalla sua introduzione, la figura del Good Vibe Manager ha permesso, nonostante le difficoltà messe in campo dalla pandemia, di azzerare i ritardi e le già rare dimissioni, velocizzare il raggiungimento degli obiettivi, aumentare la produttività e, complessivamente, migliorare nettamente motivazione, umore e qualità della vita professionale di un team di oltre 40 persone tra dipendenti, consulenti esterni e collaboratori. L’impatto principale di questo efficientamento è sul cost saving e nel primo anno di sperimentazione l’aumento di efficienza nella produttività è stato calcolato pari al 7,5%. 

“Dopo diversi anni come consulente – spiega Riccardo Da Re, 38 anni, Good Vibe Manager in Etifor – impegnato come facilitatore nella gestione di complessi processi partecipativi verso l’esterno, con enti pubblici, privati e con associazioni, ho accettato l’invito a diventare parte integrante dell’azienda per dedicarmi anche ai processi interni: una sfida enorme, considerando che in Etifor esistono numerosi team di lavoro “liquidi” e che lo smart working forzato e prolungato causato dalla pandemia ha posto da subito la strada in salita. La libertà di dare sfogo alla creatività e di poter applicare tecniche provenienti da diverse discipline, però, ha permesso di raggiungere risultati eccellenti nonostante il contesto sfavorevole”. 

Un ruolo chiave nell’operato di Da Re è svolto dal gaming, declinato in diverse forme e caratterizzato da tratti goliardici e ironici: dai tornei di squadra di giochi inventati agli Etifor Awards per i migliori dipendenti, dalle attività gruppo svolte periodicamente immersi nella natura ai più strutturati giochi senza frontiere online del lunedì mattina, una sessione di svago all’insegna di sfide divertenti ogni settimana diverse con lo scopo, oltre che di intrattenere a distanza, di approfondire la conoscenza dei colleghi anche su piani meno professionali e formali. Il secondo grande successo è l’introduzione dei “Brain Days”, due giorni di full immersion in foresta dove la parte di team building è secondaria, ma spicca la partecipazione di tutti, dal CEO allo stagista, dal professore universitario al consulente esterno, alle decisioni e alla risoluzione dei problemi aziendali, discutendo orizzontalmente di: nuove assunzioni, salari, investimenti, visioni future, suddivisione dei ruoli, gender balance e altre tematiche che altrove, solitamente, vengono trattate dai vertici manageriali e imposte ai dipendenti. Le decisioni emerse dai Brain Days, vengono poi applicate durante l’anno da apposite task force composte da dipendenti, project manager e amministratore delegato. 

“Il Good Vibe Manager è capace di farti sorridere mentre aumenti la tua efficienza del 7.5% – aggiunge Alessandro Leonardi, amministratore delegato di Etifor – ma soprattutto di stimolare l’attitudine all’innovazione di tutto lo staff e di sgravare in maniera sostanziale gli amministratori da alcune attività strategiche e di gestione del personale. La sua figura si innesta in un più ampio assetto valoriale che prevede l’azzeramento di qualsiasi forma di discriminazione, uguali opportunità di crescita per tutti, trasparenza sui salari e sulle prestazioni aziendali”. 

“Essendo la nostra un’azienda che fa innovazione, ricerca e sviluppo, abbiamo deciso di puntare molto sulla figura di Riccardo Da Re – conclude Leonardi – anche per dare ulteriore valore alla “wellbeing strategy” esistente che si basa su cinque punti: investimento in formazione, animazione e “capacity building”; incentivazione di smart work e telework; piani di welfare che incentivano sport, benessere e cultura; innalzamento continuo dei livelli contrattuali in linea con il merito e con la crescita dell’azienda; premio produzione in relazione alla prestazione collettiva e non del singolo, che nel 2020 ha raggiunto il 10% del fatturato totale”. 

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