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Coprifuoco, Fontana: “Spostarlo? Guardiamo a evoluzione contagi”

Coprifuoco, Fontana: "Spostarlo? Guardiamo a evoluzione contagi"

Spostare il coprifuoco dalle 22 alle 23 non è così urgente per il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. “Io credo che si debba fare tutto con la gradualità e buon senso che il governo ha voluto adottare. Il coprifuoco è una di quelle misure che dovrà tener conto dell’evoluzione della situazione, del miglioramento dei numeri”. In questo momento, però, “mi sembra più prioritario – dice intervistato a SkyTg24 – pensare alle attività commerciali che devono ricominciare a lavorare”. “Io sono d’accordo sul valutare di giorno in giorno l’evoluzione dei numeri. Ad ogni modo, siamo vicini a una resa finale, a una scelta definitiva” sul coprifuoco. 

“I numeri stanno gradualmente migliorando e se le cose dovessero continuare così credo proprio di sì”, la Lombardia può tornare zona gialla, dice il governatore. “E’ sempre difficile ipotecare il futuro ma se la situazione odierna dovesse proseguire ci sono buone probabilità di ritornare gialli”. In generale, si è pronti per ripartire. “Si è fatto tutto quello che si doveva fare, siamo pronti a dare una spinta, ma la ripartenza definitiva arriva se la campagna vaccinale può proseguire secondo i progetti e le prospettive date”. 

Le vaccinazioni in Lombardia stanno aumentando. “Ieri siamo arrivati a 58mila vaccinazioni al giorno, e abbiamo intenzione entro questa settimana di salire fino a 65mila-70mila per aumentare ancora la prossima settimana”, dice Fontana.  

Per la Lombardia l’obiettivo è sempre lo stesso: arrivare a luglio con almeno una dose di vaccino anti Covid somministrata a tutti i cittadini lombardi. “Io sono convinto che nel momento in cui dovessimo avere la garanzia di un arrivo di dosi sufficienti potremmo riuscire ad arrivare a completare la vaccinazione dei cittadini con almeno una dose entro la fine di giugno e i primi 15 giorni di luglio, ovvero nel mese di luglio si deve arrivare a una conclusione – spiega il presidente della Lombardia – Si potrebbe arrivare anche prima, però temo che dovremmo ridurre la nostra potenza, accontentandoci per il numero di vaccini che non è compatibile”. 

Una delle prospettive su cui si dovrebbe puntare, ora, è l’autonomia produttiva sul piano dei vaccini. “Mi piacerebbe tantissimo che il nostro Paese si autonomizzasse, questa è l’ambizione che un grande Paese di produttori farmaceutici dovrebbe avere in mente”, osserva Fontana. “Condivido – aggiunge il presidente della Lombardia – quello che sta facendo il ministro Giorgetti, credo si debba andare in quella direzione, ci sono tante realtà della nostra Milano e in Lombardia che stanno studiando e che stanno portando avanti questo progetto”.  

Quanto al pass vaccinale, “sono convinto che ogni mezzo e strumento che consenta anche dall’estero la possibilità di accedere al nostro Paese può essere un vantaggio. Valutiamo come farlo e i tempi, ma se ci permette di ripartire con il turismo è benvenuto”. 

Poi la scuola con il rientro in classe dal 26 aprile. Per Fontana è una “equazione insostenibile pretendere che i mezzi abbiano un riempimento al 50% se gli studenti rientrano a scuola al 100%”. Una delle soluzioni, spiega, è “dilazionare l’inizio dell’ingresso degli studenti nelle scuole, non tutti alla stessa ora ma in orari differenziati”. Oppure, “dare molta autonomia alle scuole che possano fare delle scelte compatibili con queste esigenze”. Nel pomeriggio ci sarà un incontro tra Regioni e Governo. 

Per Fontana, ad ogni modo, tenere le scuole aperte dovrebbe comunque essere una priorità. “Le criticità della Lombardia sono di tutte le Regioni, anche gli edifici scolastici variano da situazione a situazione. Per questo per me è importante l’autonomia delle scuole. Per me la scuola deve funzionare in presenza sempre. Che in questa situazione esistano una serie di problemi è altrettanto vero”, sottolinea il governatore. “Partendo dal presupposto della necessità di riaprire, bisogna trovare soluzioni intermedie che ci consentano di riaprire e rispettare le regole. La priorità in assoluto è tenerle aperte, anche quando le abbiamo chiuse è stato un momento di sofferenza”, afferma 

Parlando poi delle candidature a sindaco di Milano, Fontana dice di avere “grande stima personale di Albertini, ci sentiamo, con lui ho un ottimo rapporto, e sono convinto che potrebbe essere un ottimo sindaco di Milano”. “In questi ultimi giorni – precisa – non ci siamo sentiti” e l’argomento candidatura non è stato toccato. “Con Albertini parliamo di grandi progetti e prospettive per la Lombardia e Milano. Lui ha ancora l’entusiasmo di quando ha iniziato a fare attività amministrativa”.  

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