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Capsule caffè, un riciclo a ‘regola d’arte’

Capsule caffè, un riciclo a 'regola d'arte'

Le capsule esauste Nespresso diventano coupon omaggio, a fronte di uno acquistato, per visitare le bellezze storico-artistiche e naturali del Fai – Fondo Ambiente Italiano. Prosegue così il percorso di Nespresso, azienda attiva nel mercato del caffè porzionato, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Grazie al progetto Nespresso per l’Italia, Nespresso affianca per il secondo anno consecutivo il Fai per incentivare la scoperta delle bellezze artistiche e naturali d’Italia e promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei grandi tesori italiani. 

Fino al 6 maggio, riportando le capsule Nespresso esauste in oltre 60 Boutique con area recycling attiva, sarà possibile ricevere in omaggio un coupon che consentirà un ingresso gratuito in un Bene del Fai, a fronte di un altro biglietto acquistato. L’iniziativa permette di usufruire dei biglietti fino al 31 dicembre 2021.  

“Nespresso si impegna da sempre a tutelare l’ambiente e il territorio, in particolare nel nostro Paese sosteniamo e portiamo avanti iniziative volte a creare valore anche attraverso piccoli gesti che possono fare la differenza e permettere di raggiungere risultati straordinari – dichiara Stefano Goglio, direttore generale di Nespresso Italiana – Ne è un concreto esempio il nostro programma ‘Da Chicco a Chicco’, che da dieci anni ormai ci permette di lavorare per dare una seconda vita alle capsule esauste e di sensibilizzare i nostri consumatori sull’importanza del riciclo delle capsule usate. Grazie alla collaborazione con il Fai, proprio il riciclo delle capsule Nespresso diventa anche un’opportunità per scoprire e visitare alcune delle più belle destinazioni artistiche e naturali che abbiamo in Italia e che in questo momento più che mai hanno bisogno di essere sostenute”.  

Dall’Abbazia di San Fruttuoso di Camogli (GE) al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, passando per il Parco Villa Gregoriana di Tivoli (RM), le dimore storiche, i giardini e i parchi del Fai potranno svelare le loro bellezze e accogliere i consumatori Nespresso fino alla fine dell’anno, in base alle disposizioni governative vigenti e agli orari e alle modalità di apertura di ogni bene. Dopo gli oltre 18mila ingressi distribuiti nel 2020, il progetto punta quest’anno a donare oltre 30mila biglietti e a promuovere il messaggio che in ogni capsula usata c’è l’inizio di una nuova storia, grazie al programma ‘Da Chicco a Chicco’.  

Avviato grazie a una convenzione con Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), ‘Da Chicco a Chicco’ consente infatti di trasformare le capsule di caffè esauste in nuove risorse. I consumatori possono riconsegnare le loro capsule esauste nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale.  

Una volta raccolte, le capsule vengono trattate con un sistema che permette di separare i residui di caffè e l’alluminio. L’alluminio, riciclabile al 100%, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini. Il caffè, invece, viene trasformato in compost e utilizzato in una risaia. Il riso prodotto, poi, viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato a Banco Alimentare della Lombardia e Banco Alimentare del Lazio.  

Ma quali sono stati i beni del Fai più visitati grazie all’iniziativa ‘Nespresso per l’Italia’ 2020? Gli oltre 18.000 biglietti distribuiti con il riciclo delle capsule hanno permesso, durante un anno difficile, di valorizzare alcune delle grandi bellezze del territorio e di promuovere ulteriormente il turismo nazionale nei periodi di apertura. Questi i luoghi maggiormente visitati: Villa del Balbianello a Tremezzina (CO), Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA), Castello di Avio a Sabbionara d’Avio (TN), Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), Castello e Parco di Masino a Caravino (TO). 

Dalla sua attivazione, nel 2011, ‘Da Chicco a Chicco’ ha permesso di donare a Banco Alimentare della Lombardia oltre 3.400.000 piatti di riso, cui si aggiungono gli oltre 220mila piatti di riso offerti a Banco Alimentare del Lazio. 

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