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Agricoltura rigenerativa, l’impegno di Syngenta per il pianeta

Agricoltura rigenerativa, l'impegno di Syngenta per il pianeta

Adottare un’agricoltura rigenerativa e pratiche alimentari sostenibili per nutrire la popolazione mondiale. E’ questo l’impegno che Syngenta ribadisce in occasione della 51esima edizione della Giornata mondiale della Terra. Il tema del Earth Day 2021 è ‘Restore Our Earth’, per una maggiore consapevolezza sulle pratiche e sugli sforzi necessari per il rispristino delle risorse naturali del pianeta. Una delle tematiche principali della Giornata di quest’anno è quella relativa a ‘Food and Enviroment’, che corrisponde appunto a uno dei pilastri portanti del The Good Growth Plan di Syngenta. 

L’agricoltura rigenerativa, infatti, può contribuire significativamente a contrastare i cambiamenti climatici e favorisce la sicurezza alimentare ripristinando il suolo, preservandone la materia organica e la biodiversità e riducendo al contempo le emissioni di Co2 nell’atmosfera. Il punto di partenza è semplice: se ormai è noto che l’agricoltura contribuisca in maniera importante all’emissione dei gas serra che sono tra le cause primarie del climate change, è dovere dell’agricoltura stessa diventare parte della soluzione. 

Guardando questo quadro generale di intervento, Syngenta, forte degli ottimi risultati raggiunti con la prima edizione del The Good Growth Plan, si è posta degli obiettivi ancora più ambiziosi, focalizzati su quattro aree specifiche: accelerare l’innovazione per gli agricoltori e l’ambiente; impegnarsi per un’agricoltura a zero emissioni di Co2; contribuire alla salute e alla sicurezza delle persone; stringere collaborazioni per generare un impatto migliore.  

Anche in Italia questi impegni si concretizzano in progetti locali, in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi che l’azienda si è data a livello globale. Questi sono sviluppati con l’obiettivo di supportare gli agricoltori nella tutela delle risorse naturali del Pianeta: a partire dalla salute del suolo, prevenendone l’erosione e salvaguardando la biodiversità, fino ad arrivare a un utilizzo più efficiente dell’acqua.  

Uno tra i molteplici esempi in tal senso è il Grape Quality Agreement, un programma dedicato al settore vitivinicolo che, oltre a fornire i mezzi al produttore per raggiungere alti standard qualitativi, integra una serie di soluzioni sostenibili offrendo ai viticoltori gli strumenti e le conoscenze per ridurre l’erosione del suolo ed evitare la contaminazione delle acque, garantendo una importante riduzione dei residui nelle colture e nell’ambiente.  

Altro esempio nell’ottica della digitalizzazione in agricoltura è Farmshots, un innovativo sistema satellitare di acquisizione di immagini ad alta risoluzione, che consente agli agricoltori di verificare in modo rapido e accurato lo stato di salute delle coltivazioni e di intervenire nelle zone che realmente richiedono il loro intervento, minimizzando in questo modo l’utilizzo degli input. Attualmente, questo tool è utilizzato in Italia su cereali e mais.  

Nella campagna 2020, è stato adottato da 70 aziende cerealicole per un totale di circa 1500 ettari in Puglia e Sicilia. Per il mais invece, l’obiettivo per la campagna in corso, quasi raggiunto, è di monitorare circa 500 aziende su una superficie di 50.000 ha, principalmente nell’area della Pianura Padana e del Centro-Sud. 

“Per un’azienda come Syngenta, che da sempre basa il suo contributo in agricoltura sulla valorizzazione del suolo e dei suoi prodotti, è fondamentale preservare le risorse naturali del nostro pianeta e ripristinarle laddove queste siano state utilizzate in modo scorretto”, afferma Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia. “Proprio la salvaguardia di suolo e risorse naturali attraverso l’applicazione dell’innovazione è al centro degli obiettivi del The Good Growth Plan, il nostro programma di sviluppo per un’agricoltura sostenibile”.  

“Nella sua prima edizione abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi fissati tra cui il recupero di oltre 14 milioni di ettari di terreno agricolo a rischio di degrado e l’incremento della biodiversità in oltre 8 milioni di ettari di terreno coltivabile, ma la nuova sfida che ci siamo dati deve portarci a fare ancora di più e meglio. Lavoriamo incessantemente per migliorarci e l’occasione dell’Earth Day ci aiuta a ribadire che un approccio sostenibile all’agricoltura e alle risorse naturali non solo è possibile, ma è l’unica strada che vogliamo scegliere per il nostro domani” conclude Vanelli. 

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