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Da Monella Vagabonda a Jeremy Jean: i Gorgoglione da 20 anni dettano la moda delle giovani generazioni

Da Monella Vagabonda a Jeremy Jean: i Gorgoglione da 20 anni dettano la moda delle giovani generazioni

Una tradizione nel settore della moda, quella della famiglia Gorgoglione, che si tramanda di padre in figlio, sempre con un unico intento: vestire le ragazze “comuni” con semplicità e stile. L’azienda fondata da Luigi Gorgoglione divenne celebre per il marchio Monella Vagabonda, agli inizi degli anni 2000, quando una ‘’ranocchietta’’ simpatica, logo del brand, si impose come icona di stile e punto di riferimento per le giovani  teenager. L’intento era quello di rivolgersi alla gente comune, ed ebbe esito positivo e successo di pubblico anche grazie ai capi indossati in famosi programmi televisivi

Oggi l’azienda GIELLE SRL è gestita dai tre figli maschi, che continuano a perseguire le orme del fast fashion giovanile con il nuovo progetto JEREMY JEAN.

“Un brand interessante diretto ad un target estremamente appetibile e cangiante. Jeremy Jean è un marchio di abbigliamento che arriva diretto, cavalcando l’onda di emozioni di qualunque teenager. Attenta alla moda, con il desiderio di avere un guardaroba unico e ricco per ogni stagione, sempre al passo con le ultime tendenze attraverso un budget di spesa contenuto che la rappresenti: ecco la Jeremy Jean Girl che farà la differenza.

Il più grande Brand Value va riconosciuto nel desiderio di volersi affermare come punto di riferimento per lo stile spiccatamente fashion di tutte le adolescenti, mantenendo sempre quell’inconfondibile tocco di raffinatezza e cura di particolari, mai scontati. Jeremy Jean veste ragazze dai 13 ai 22 anni, attente alla moda e alle ultime tendenze, intercettando i nuovi trend e trasformandoli nella propria inconfondibile identità” – Così ha spiegato il nuovo progetto aziendale Gianluca Gorgoglione, brand manager dell’azienda e ideatore del marchio.
Parlando delle difficoltà del momento drammatico che stiamo vivendo, legato all’emergenza sanitaria ed economica legata al Covid-19, un’emergenza che ha causato serie difficoltà a molti brand famosi in tutto il mondo, con aziende e negozi a rischio chiusura o in forte ridimensionamento, e con molte attività che hanno dovuto abbassare le saracinesche per sempre, l’analisi di Gianluca è che “La quarantena e l’isolamento forzato hanno portato la moda a rallentare il passo, analizzando i limiti che esistevano già prima della diffusione del virus, riconvertendo le produzioni a causa dell’emergenza sanitaria e focalizzandosi sull’essenzialità, senza orpelli, di abiti e accessori che spianano la strada ad un modus vivendi più semplice e “glocal”. Ciò non significa rinunciare alle tendenze ma puntare, nel panorama mondiale dominato dalle multinazionali, su sfide “green”, eco-friendly e coerenza manifatturiera”.

E il suo consiglio a chiunque voglia intraprendere un’attività in questo settore: “Bisogna sapersi distinguere, trovare qualcosa di non comune che caratterizzi il proprio progetto aziendale , sia per qualità del prodotto che per strategia commerciale. Trovando strade nuove e innovative si riusciranno a realizzare i propri sogni e combattere le difficoltà di mercato”. Ma c’è spazio anche per un cauto ottimismo da parte di Gianluca, sottolineato dall’evoluzione e dai numeri raggiunti dal brand, nonostante il periodo difficile che tutti stiamo attraversando: “Nonostante un anno pieno di problematiche legate al Covid 19 abbiamo concluso il 2020 con  un fatturato che, per Jeremy Jean, si aggira intorno ai 2 milioni di euro e  una produzione annuale di circa 150 mila capi. Il brand, attraverso 260 store e una distribuzione capillare  con  13 showroom sul territorio, punterà entro il 2022 ad un raddoppio del fatturato incrementando le vendite all’estero, che oggi rappresentano il 10% del fatturato.
La nostra idea è quella di creare, nella prossima collezione, un total look per Jeremy Jean, che possa completare l’outfit della nostra cliente, accessori di tendenza che andranno dalle borse al makeup” – ha concluso Gianluca.

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