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Covid e punti vaccino: ecco le linee guida per le Regioni

Covid e punti vaccino: ecco le linee guida per le Regioni

Emergenza Covid in Italia e vaccini, arrivano le linee guida del governo per le Regioni – già condivise nella riunione di oggi – sui punti vaccinali che somministreranno almeno 800 dosi al giorno, dunque classificabili come punti di medie e grandi dimensioni: nel documento, la possibilità di raggiungere i punti con i mezzi pubblici e il personale previsto per assistere alle vaccinazioni. 

“Nell’ottica di favorire la massima adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 – si legge nel documento visionato dall’Adnkronos-, e nel rispetto delle esigenze delle persone con disabilità”, i “punti vaccinali di grandi dimensioni dovrebbero essere di norma collocati in aree facilmente raggiungibili con i servizi di trasporto pubblico locale o dotati di ampio parcheggio”. E ancora: almeno due medici e sette, tra infermieri e assistenti sanitari, di cui due impiegati nella preparazione del vaccino il personale previsto dal modello contenuto nel documento sulle Linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali territoriali straordinari. Nel punto vaccinale dovranno inoltre essere presenti almeno due operatori socio sanitari, due amministrativi e due volontari (se disponibili). I punti vaccinali territoriali straordinari dovranno inoltre sorgere su una superficie di almeno 300 mq. Nei Pvts è previsto vengano somministrati almeno 800 vaccini al giorno, senza limiti di orario. Nel documento si prevede infatti ”l’apertura per le ore necessarie a garantire il volume di vaccinazioni necessario”. 

“Le presenti linee di indirizzo sono da intendersi quale indirizzo ‘non vincolante’ – si legge ancora nel documento visionato dall’Adnkronos – ed hanno lo scopo di suggerire un modello riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari di medie/grandi dimensioni (>800 vaccinazioni/die), che possano contribuire ad incrementare la capacità vaccinale sul territorio”.  

Le indicazioni messe nero su bianco dal governo sono circoscritte ai grandi punti vaccinale, ma non toccano gli altri minori. “Vengono espressamente fatte salve – si legge infatti nel documento – le necessità organizzative dei punti vaccinali di minore dimensione (es. studi medici, farmacie) che, in osservanza alla normativa vigente, costituiscono l’ossatura di quel sistema di vaccinazione diffuso e capillare che è necessario a garantire il rapido superamento della situazione pandemica”. 

Le indicazioni contenute nelle linee guida, “nei loro principi generali, sono valide anche qualora si intenda allestire punti vaccinali all’interno dei posti di lavoro, opportunamente adattate, indipendentemente dal numero delle vaccinazioni giornaliere”, si legge.
 

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