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AstraZeneca, von der Leyen: “Rispetti contratto prima di esportare”

AstraZeneca, von der Leyen: "Rispetti contratto prima di esportare"

Le compagnie farmaceutiche “devono onorare i loro contratti nei confronti dell’Ue, prima di poter esportare” dosi di vaccino anti-Covid “verso altre regioni del mondo. Naturalmente è il caso di AstraZeneca. E’ chiaro alla società che deve onorare il contratto con l’Ue, prima di poter esportare”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo in videoconferenza. “Con le compagnie che consegnano e rispettano i loro contratti per noi è molto importante avere un costante dialogo, per assicurarci di consegnare vaccini ai cittadini europei, ma anche al mondo”, continua von der Leyen. 

Sul ‘caso Anagni’, spiega la presidente, AstraZeneca “ha chiarito che dei 29 milioni di dosi” di vaccino anti-Covid individuate nei magazzini della Catalent nel Frusinate, “13 milioni erano per Covax e 16 milioni per gli Stati membri dell’Ue. Per noi è importante che i vaccini vengano consegnati a Covax. La sostanza che è stata utilizzata per il fill and finish nello stabilimento italiano viene dalla Corea del Sud e dalla Cina: è il modo usuale per produrre i vaccini per Covax”. 

Dall’inizio di dicembre ad oggi, spiega ancora la presidente, l’Ue ha esportato “oltre 77 milioni di dosi” di vaccini anti-Covid “in 33 Paesi. Questo dimostra che l’Ue è la regione che esporta di più nel mondo: invitiamo gli altri a fare altrettanto in termini di apertura”. 

“Ho presentato ai leader – continua – gli ultimi cambiamenti del meccanismo di trasparenza sull’export dei vaccini. Ieri abbiamo aggiunto i criteri della reciprocità e della proporzionalità: vogliamo assicurarci che l’Europa ottenga la sua giusta quota di vaccini, perché dobbiamo poter spiegare ai cittadini che, se le compagnie esportano dosi in tutto il mondo, è perché onorano gli impegni e non mettono a rischio le forniture nell’Ue”.  

“L’Ue è orgogliosa di essere la casa dei produttori di vaccini – aggiunge von der Leyen – saremo sempre ferventi sostenitori della cooperazione aperta. Dall’inizio di febbraio sono state avanzate più di 380 richieste di esportazioni verso 33 Paesi e solo una è stata respinta”, dice ancora. Nel primo trimestre, ribadisce von der Leyen, “sappiamo che avremmo potuto essere molto più veloci nelle vaccinazioni, se tutte le compagnie farmaceutiche avessero rispettato i contratti. AstraZeneca si è impegnata a consegnare nel secondo trimestre 70 milioni di dosi, invece di 180 milioni. Ma siamo sulla via di raggiungere l’obiettivo di aver vaccinato il 70% della popolazione adulta entro la fine dell’estate”, grazie ai vaccini di Pfizer/BioNTech, Moderna e Janssen (J&J). 

 

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