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AstraZeneca e via libera Ema: cosa dicono gli esperti

AstraZeneca e via libera Ema: cosa dicono gli esperti

Le news sul vaccino AstraZeneca contro il Covid, che oggi ha ottenuto il via libera dell’Ema e che da domani sarà di nuovo somministrato in Italia, sono accolte positivamente dagli esperti. “Fidiamoci della scienza”, è il coro quasi unanime degli scienziati del nostro Paese e non solo. “Bene le conclusioni dell’Agenzia europea del farmaco sul vaccino AstraZeneca non associato a un aumento del rischio di problemi di coagulazione”, è il commento dell’Organizzazione mondiale della sanità Europa su twitter.  

“Personalmente non fossi vaccinato mi vaccinerei istantaneamente”, dice Roberto Burioni, virologo dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sempre su twitter. “Il vaccino AstraZeneca -aggiunge- è efficace, sicuro e ha un ottimo rapporto rischio-beneficio, ma le rarissime trombosi cerebrali riportate potrebbero essere dovute al vaccino. Nessun effetto sulla coagulazione. Le trombosi cerebrali potrebbero essere legate al vaccino, ma sono state 18 (diciotto) su 20 milioni (ventimilioni) di vaccinazioni”. ” 

“Meno male, hanno prevalso il buon senso e l’evidenza dei dati. Sicuramente adesso la vigilanza non deve mai venire meno”, rimarca all’Adnkronos il prof. Andrea Crisanti, direttore del dipartimento Microbiologia e Virologia Azienda Ospedaliera Padova.  

Sul punto interviene anche Guido Rasi, direttore scientifico di Consulcesi ed ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco: “Ora acceleriamo la macchina vaccinale e recuperiamo il tempo perso”, afferma Rasi, per il quale “siamo stati ipercauti nel sospendere la somministrazione dei vaccini prodotti da Astrazeneca e questo dovrebbe rassicurare i cittadini: ora siamo più sicuri di prima sull’efficacia e la sicurezza di questo vaccino”. E sottolinea: “Ora basta cedere all’emotività, fidiamoci della scienza”, anche perché questo stop di pochi giorni ha causato, secondo Rasi, “danni certi contro solo ipotetici rischi”.  

Secondo Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, “il pronunciamento dell’Ema di oggi sul vaccino AstraZeneca è sicuramente tranquillizzante. C’è da chiedersi se non si sarebbe potuta gestire meglio la vicenda, a livello di comunicazione e procedurale, perché la comunicazione sui possibili rischi è stata pesante. Quella dell’Ema mi è sembrata un’assoluzione con formula piena”. All’Adnkronos Salute, Signorelli ricorda che “l’Ema non ha mai bloccato il vaccino”. Lo stop “è stata una decisione spontanea di alcuni Paesi, basata su criteri precauzionali. Adesso si tratta di vedere se, dopo questo pronunciamento, la gente si sentirà più tranquilla o prevarrà il fatto che si è allarmata quando ha visto i titoli (e le ipotesi) che si sono susseguiti in questi giorni. Purtroppo la buona conduzione di una campagna vaccinale dipende anche dal tipo di comunicazione che si fa”. “Non vorremmo – conclude – che la circolazione di notizie di questi giorni cambiasse l’atteggiamento delle persone nei confronti del vaccino. Vedremo se alla ripresa delle vaccinazioni, che sarà velocissima, ci sarà un’adesione piena oppure qualche defezione. In caso di defezioni dovremmo constatare che la vicenda è stata un danno per la campagna vaccinale”.  

Sui possibili dubbi dei cittadini pone l’accento anche Fabrizio Pregliasco: “La decisone dell’Ema sul vaccino AstraZeneca è quello che ci aspettavamo anche se lascia agli Stati il compito di profilare delle raccomandazioni sui rischi trombofilici per chi è in cura con terapie ormonali, speriamo che questo però non accada. La narrazione sul vaccino AstraZeneca lascia però uno strascico, temo che la prosecuzione zoppicherà e rimarranno dei dubbi nei cittadini”, dice il virologo dell’università degli Studi di Milano.  

Secondo Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, nel pronunciamento di oggi sul vaccino AstraZeneca “l’Ema ha detto quello che nei giorni passati abbiamo detto in molti, ovvero che il rapporto benefici-rischi è così sbilanciato sui benefici che non c’è alcun dubbio che dobbiamo vaccinare. E questo vaccino è sicuro: è fuori discussione che l’Ema abbia fatto bene il suo mestiere in questo caso”. “E’ fondamentale – prosegue- ricominciare a vaccinare. Non era necessario sospendere il vaccino perché i dati erano tali che non richiedevano la sospensione. Comunque si è sospeso. Ora bisogna aiutare i cittadini a riacquistare fiducia nel sistema, perché molti hanno l’hanno persa a causa delle contraddizioni e per le forme di allarmismo che non avevano ragione di esistere”, osserva Garattini precisando però, “che, invece, è stato giusto, precedentemente, sospendere il lotto” dopo gli eventi avversi sospetti, “perché in quel caso era un atto dovuto. Ma interrompere del tutto le vaccinazioni non è stata una buona idea, anche perché le spiegazioni non sono state adeguate e questo crea dubbi nei cittadini”.  

Dall’Inghilterra, dove la somministrazione dei vaccini procede a vele spiegate, arriva anche la testimonianza di Giacomo Gorini, immunologo all’università di Oxford. “La conclusione di Ema -fa notare il ricercatore italiano su Twitter- è trattata come una sorpresa, ma è da giorni che ce lo dice: bisogna continuare a vaccinare. Giusto indagare sui rarissimi eventi avversi, ma si è ignorata Ema e si è perso del tempo”. 

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