4 Marzo 2021

A Scandiano il condominio che autoconsuma

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A Scandiano il condominio che autoconsuma

Si chiama Comunità Energetica di Scandiano ed è il progetto di autoconsumo collettivo che prevede la creazione del primo condominio che integri auto-produzione energetica con un sistema di accumulo per alimentare le utenze domestiche e una flotta condominiale di veicoli elettrici. E i dati di monitoraggio dei consumi, attivati dallo scorso settembre e messi a disposizione di Enea ed Università di Bologna, stanno fornendo risultati molto positivi. Le stime parlano di un taglio dei consumi di energia del 60% e delle emissioni di CO2 annuali di 30 tonnellate. 

Si tratta di un condominio composto da 48 abitazioni, di cui 20 di proprietà privata e 28 di proprietà del Comune di Scandiano e gestite da Acer Reggio Emilia. Grazie al progetto Self User, coordinato da Art-Er, diventerà il primo esempio concreto di Comunità di Autoconsumo Collettivo in Emilia-Romagna, creando un modello che potrà essere replicato su ampia scala, grazie soprattutto ai dati raccolti ed elaborati nella fase di monitoraggio.  

L’impianto fotovoltaico di progetto produrrà l’energia necessaria a ridurre sensibilmente i costi e le emissioni dell’intera comunità condominiale. Secondo i primi calcoli sperimentali, grazie anche all’accumulo elettrico, si arriverà ad avere un autoconsumo di 62.300 kWh ogni anno, pari ad un abbattimento di circa 30 tonnellate di CO2 emessa. Tale autoconsumo comporterà, inoltre, una riduzione di oltre il 60% dei consumi di energia elettrica da rete, con evidenti vantaggi in termini di bolletta e quindi a contrasto della povertà energetica. 

A livello di incentivi, per tutta l’energia prodotta l’utente beneficerà di un corrispettivo pari a circa 5 centesimi a kWh. In particolare, per quella in autoconsumo l’incentivo arriverà a circa 15 centesimi a kWh. I flussi economici generati consentiranno il recupero dell’investimento in tempi rapidi, limitando l’esborso iniziale e traducendosi poi in risparmi costanti per i residenti. Nel progetto sono previsti anche interventi e accorgimenti in grado di garantire l’equa ripartizione dei benefici tra tutti i residenti, attraverso l’installazione di sistemi di misurazione, controllo e contabilizzazione per tutti i punti di prelievo e consegna energetica di ciascuna scala. 

Il progetto, ideato e gestito da Art-Er e cofinanziato da Regione Emilia-Romagna ed Enel X, è realizzato grazie al supporto e alle sperimentazioni sul campo da parte dei partner tecnici: Università di Bologna, Enea e la stessa Acer Reggio Emilia. 

Nato con l’obiettivo di rispondere alle necessità e ai fabbisogni del territorio regionale in materia di transizione energetica (neutralità carbonica entro il 2050 e il 100% di energie rinnovabili entro il 2035), contrasto alla povertà energetica e rigenerazione urbana, si pone come obiettivo principale quello di prototipare un modello, basato su dati reali di consumo e di ambiente, da poter replicare su larga scala. 

La sperimentazione sul campo del modello di Autoconsumo Collettivo è un’innovazione inedita per l’Italia, trattandosi di una possibilità che la normativa ha considerato ammissibile solo dallo scorso 15 settembre 2020 e che tuttora non vede realizzazioni completate. 

 

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