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I Daft Punk si sono sciolti, in grande stile

I Daft Punk si sono sciolti

I Daft Punk da oggi, 22 febbraio 2021, non ci sono più: il leggendario duo formatosi a Parigi nel 1993, che può contare su innumerevoli successi durante la lunga e fruttuosa carriera, ha deciso di lasciare le scene della musica internazionale.

I due artisti francesi hanno conquistato il mondo a suon di sinth, campionatori e beat dance con uno stile personale e, in poco tempo, facilmente riconoscibile.

Per annunciare lo scioglimento, Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo hanno scelto un estratto dal loro film del 2006 Electroma e, come colonna sonora, una versione “eterea” e riarrangiata del loro brano Touch contenuto in Random Access Memories del 2013.

Sono 8 minuti malinconici, quasi struggenti, in cui i due annunciano la loro fine come gruppo: dalla loro separazione mentre camminano allo scoppio di uno dei due, tutto parla di separazione.
Ecco il video, intitolato semplicemente “Epilogue”:

E no, non sembra essere una trovata pubblicitaria: la storica addetta stampa dei Daft Punk, Kathryn Frazier, ha confermato cioè che nel video è fin troppo evidente (senza fornire alcuna ulteriore motivazione).

I due musicisti francesi hanno debuttato nel 1997 con Homework, un disco che ha messo subito in chiaro la loro stoffa: pezzi come Da Funk (con un leggendario videoclip a corredo, quando i videoclip erano un mezzo di promozione ben più valido di internet) e Around the World, hanno subito messo i Daft Punk sul radar della musica dance/electro che conta.
Da segnalare, ancora, il video di Around the World, realizzato dal regista francese Michel Gondry.

Dopo l’uscita di Discovery del 2001, i Daft Punk ormai appaiono in pubblico solo con gli iconici caschi e gli outfit “robotici” che hanno cementato la loro immagine a livello mondiale, tanto che le foto “rubate” dei due artisti au naturel diventano materiale da tabloid di gossip.

One More Time e Harder, Better, Faster, Stronger sono successi internazionali contenuti in Discovery, che proiettano i nostri nell’olimpo della musica electro-dance mondiale.

Ecco il video di One More Time, realizzato dal famosissimo Leiji Matsumoto, autore delle serie animate Capitan Harlock e Galaxy Express 999.
Niente è lasciato al caso, nelle scelte artistiche dei due.

Human After All è un disco del 2006 che ha diviso pubblico e critica: meno pop di Discovery e più sperimentale, contiene dei pezzi comunque molto noti che sono poi serviti per una serie di live show memorabili nel tour di supporto. Proprio la data di Parigi è stata poi incisa nel live album intitolato Alive 2007.
I pezzi più noti di quell’epoca? Sicuramente Robot Rock e Technologic, quest’ultima rinomata in Italia perché soundtrack di un martellante spot Alfa Romeo (sic).

Nel 2010 i Daft Punk firmano l’orchestrale colonna sonora di Tron: Legacy, non memorabile sequel del film Tron del 1982. Forse il cammeo dei due parigini è la vera chicca della pellicola.

Ad ogni modo, la soundtrack si distingue per una certa ricercatezza e il solito, forse scontato stile nella scelta di suoni ed effetti.

Un’altra, l’ennesima esplosione dei Daft Punk è arrivata con Random Access Memories nel 2013: l’album, registrato con strumenti live e non digitali, conta su featuring di altissimo livello. Da Pharrell Williams per la smash hit Get Lucky, fino al chitarrista degli Chic Nile Rodgers, da Julian Casablancas al “nostro” Giorgio Moroder.
È un atto d’amore verso la disco, quella suonata, che gli frutta un Grammy come Album dell’anno nel 2014.

Dopo l’exploit del 2013 i due hanno tenuto un profilo piuttosto basso, collaborando con The Weeknd nel 2016 per due singoli di successo, Starboy e I Feel It Coming.

I Daft Punk sono stati un fenomeno pop che è andato oltre la musica, per toccare numerose altre forme d’arte e comunicazione, ma sempre con un’immagine ricercata che i due hanno saputo costruirsi in modo intelligente durante la carriera.

Non sappiamo se i due musicisti continueranno la loro avventura artistica da solisti, tuttavia è piuttosto improbabile che Bangalter e de Homem-Christo non si facciano più sentire.
Se lo faranno, però, sarà solo nei tempi e modi a loro più graditi. Come è sempre stato.

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