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Covid Gb, il piano di Johnson per il ritorno alla normalità

Covid Gb, il piano di Johnson per il ritorno alla normalità

In Inghilterra le restrizioni anti covid verranno allentate “con cautela” ma “in modo irreversibile”. Lo ha annunciato il premier Boris Johnson, che alla Camera dei Comuni ha iniziato ad illustrare la sua ‘roadmap’ per un graduale ritorno alla normalità. Il piano, ha spiegato Johnson, vale per l’Inghilterra, ma gli altri governi regionali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno progetti simili. “Oggi la fine è veramente all’orizzonte”, uno dei passaggi del discorso di Johnson. 

La minaccia del Covid-19 rimane “sostanziale” e nessun vaccino potrà mai essere efficace al 100 per cento, ha sottolineato il premier. “Non possiamo sfuggire al fatto” che revocare il lockdown risulterà in un aumento dei casi e in più decessi, perché “ci saranno sempre persone vulnerabili che non sono protette dai vaccini”, ha detto ancora Johnson. Non possiamo avere un mondo con “zero Covid”. 

Il lockdown, ha illustrato Johnson, verrà revocato “contemporaneamente” in tutta l’Inghilterra, senza distinzioni di aree. Ciascun passaggio del piano in quattro tappe sarà determinato dai “dati” e non dai “decessi” e l’introduzione di ciascun passaggio dipenderà da quattro “test”: l’efficacia della campagna vaccinale; il calo dei ricoveri e dei decessi; la pressione sul Servizio sanitario nazionale; l’impatto delle varianti del virus. Tra ciascun passaggio, ha spiegato il premier, dovranno trascorrere “almeno” cinque settimane. 

Il primo passaggio partirà l’8 marzo, con “alunni e studenti di tutte le scuole e istituti di istruzione superiore che potranno tornare in sicurezza all’insegnamento in presenza”, ha detto Johnson. 

E’ un piano articolato in quattro tappe, quello illustrato dal premier. La prima parte della ‘roadmap’, che riguarda la sola Inghilterra ma dovrebbe essere adottata anche dalle altre regioni del Regno Unito, si articolerà in due fasi. La prima, che prenderà via l’8 marzo, vedrà la riapertura delle scuole, con l’obbligo per gli studenti delle superiori di indossare la mascherina in classe. Possibili gli incontri all’aperto con un’altra persona, non solo per praticare esercizio fisico. Gli anziani residenti nelle case di cura potranno ricevere visite regolari da una persona da loro indicata. Per il resto, l’ordine ‘stay at home’ rimarrà in vigore.  

La seconda fase dello ‘step 1’ dovrebbe invece prendere il via il 29 marzo. A partire dal quella data, saranno consentiti gli incontri all’aperto fino a un massimo di sei persone. Sarà inoltre consentito, sia ai minori che agli adulti, fare sport all’aperto. L’ordine del ‘rimanete a casa’ verrà revocato, anche se le persone saranno incoraggiate a rimanere il più possibile ‘local’, nella propria zona di residenza. Inoltre, si continuerà ad incoraggiare il più possibile il telelavoro, mentre i viaggi all’estero rimarranno vietati, fatte salve le eccezioni previste.  

Non prima del 12 aprile prenderà il via lo ‘step 2’, la seconda parte del piano del governo per il ritorno graduale alla normalità. Per quella data potrebbero riaprire tutti i negozi non essenziali, parrucchieri e saloni di bellezza e strutture pubbliche, come biblioteche e musei. Riapriranno inoltre pub e ristoranti, ma solamente con tavoli o spazi all’aperto. Previste anche, ma con limitazioni, le riaperture di palestre e piscine al chiuso. Il limite massimo di partecipanti ai funerali sarà di 30 persone, 15 quello per i matrimoni. In questa fase si valuterà anche il ritorno in aula degli studenti universitari. 

Lo ‘step 3’ è previsto non prima del 17 maggio, con un ulteriore allentamento delle norme di distanziamento sociale all’aperto, con un limite massimo di 30 persone. Il limite sarà invece di massimo 6 persone (o due nuclei famigliari) per gli incontri al chiuso. Riapriranno, sebbene con limitazioni, anche le strutture al chiuso di pub, ristoranti, alberghi e Bed & Breakfast, sale giochi e cinema.  

A partire dal 17 maggio, inoltre, potrebbero essere nuovamente consentite le vacanze all’estero. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, il numero massimo di spettatori consentiti al chiuso sarà di mille, mentre sarà di 4mila spettatori la capienza massima per gli eventi all’aperto. Per i grandi stadi, come quelli di calcio, la capienza massima sarà di 10mila spettatori, purché adeguatamente distanziati. I matrimoni avranno un limite massimo di 30 invitati e saranno consentiti con questo limite altri eventi religiosi, come i battesimi.  

Infine, l’ultimo passaggio verso la normalità, lo ‘step 4’, previsto non prima del 21 giugno. A partire da questa data tutte le restrizioni legali sul distanziamento sociale tra nuclei famigliari e gruppi diversi di individui saranno rimossi e riapriranno gli ultimi settori ancora chiusi, come le discoteche. Saranno nuovamente consentiti i grandi eventi. Tuttavia, sono previste una serie di ‘revisioni’ relative al mantenimento o meno delle regole di distanziamento sociale, sul telelavoro, sull’istituzione di ‘passaporti’ per i vaccinati e sui viaggi. 

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