19 Febbraio 2021

Aiello, Sanremo e il nuovo disco Meridionale: “Un omaggio alle mie origini, alla Calabria”

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Aiello, Sanremo e il nuovo disco Meridionale: "Un omaggio alle mie origini, alla Calabria"

Esce venerdì 12 marzo il nuovo album di Aiello, “MERIDIONALE“. Nelle tracce, le chitarre classiche e latine incontrano sonorità R&B e Urban, il Clubbing si alterna al Flamenco, la musica popolare meridionale abbraccia il Cantautorato italiano.

Aiello, Sanremo e il nuovo disco Meridionale: "Un omaggio alle mie origini, alla Calabria"
Aiello, Sanremo e il nuovo disco Meridionale: "Un omaggio alle mie origini, alla Calabria"

“Sono molto felice, seppur raccontandolo a distanza. Ma pensiamo alle cose belle, che sono qui per parlare di questo mio progetto musicale a cui tengo. Ha una gestazione da tempo alle spalle. Dopo Ex voto, il secondo disco ha sempre un punto interrogativo: provare a confermare che c’è qualcosa di particolare e bello nella mia musica”.

Riguardo al suo lavoro aggiunge:

“Ho provato a fare un lavoro di onestà e trasparenza, senza tradirmi, chiedendo a me stesso un punto in avanti, un’evoluzione”.

Sul titolo del disco afferma:

“Meridionale è il nome del disco, come le mie origini. Sono calabrese ma vivo a Roma. Volevo dedicarlo alla terra, spigolosa e aspra, che mi ha dato la voce. Una terra di ombre ma generosa, piena di sapori forti, persone generose e accoglienti. Volevo accendere una luce su una terra, circondata dal mare, di cui spesso si parla male. Il meridione appartiene a tutti.

E sul concept, aggiunge:

“La musica per me è contaminazione, mescolare cose diverse. Sono i concetti a cui sono legato per descrivere la mia musica. E’una mescolanza di colori diversi, che siamo riusciti a fare stare insieme. Non è stato un lavoro artificioso, in me viene molto naturale. Andando a ricercare nelle mie origini, la mia terra è stata particolarmente soggetta a diverse colonizzazioni. Io ho voluto rispecchiare il percorso, raccontandolo nella musica. Si parla del tema più nobile, quello dell’amore. Di storie nuove, di quelle che non si è riusciti a cancellare”.

Nel prossimo album ci sarà anche “ORA”, che sarà presentata sul palco del Teatro Ariston per la 71° edizione del Festival di Sanremo. Un brano che mescola Pop, Classic e Urban.

Sanremo, l’ho sempre detto, che sono stato un fan. E’una trasmissione che, per molti è stata vista classica, ma tutti la vediamo, critichiamo, giudichiamo. E’il più grande evento in Italia. Non è un passo dovuto, ma è il più grande palco per far sentire la propria musica live.

Siamo stati vittima di un periodo duro: questa canzone è stata scritta durante il lockdown, nella mia casa a Roma. Quando il Festival era qualcosa di impensabile.

Un periodo di riflessioni e io ne ho fatta qualcuna. Di solito si tende a dare agli altri le responsabilità. Io ho realizzato che lo stronzo sono stato io. Non è mai facile dirselo, mentre parlavo di me ho parlato di sesso. Un sesso speciale, un sesso che ho definito ibuprofene. Mi piace l’idea di lasciare la libertà di vedere quello che si vuole con questo termine. Io sono scappato da quel sesso e me ne sono pentito. Ma è giusto così, era giusto dire a me stesso.

E riguardo alla kermesse canora aggiunge:

Amadeus ha fatto un grande lavoro, c’è un cast cool contemporaneo: è un grande onore essere lì. Ho voluto rispettare questa opportunità mescolando pop, classic, urban. Ho fatto le prove in questi giorni, suonare con l’orchestra è un privilegio ed emozione indescrivibile. Anche per chi fa “new pop” come me. Il regalo più grande che mi sta facendo Sanremo. Il secondo sarebbe quello di arrivare a più persone possibili. Il terzo potrebbe farmelo la vita, facendomi suonare dal vivo.

Bruno Bellini

Direttore Responsabile Lifestyleblog.it - Classe '81, da Monopoli (Bari)
Dal 2015 nella Giuria Stampa del Festival di Sanremo. Dottore in Comuncazione e Multimedia

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