Il nuovo anno è appena iniziato, e anche l’app di messaggistica più nota al mondo si prepara a tracciare un bilancio complessivo del suo 2020. WhatsApp ha raggiunto e oltrepassato i 2 miliardi di iscritti, continuando a catalizzare l’attenzione grazie all’estrema facilità d’uso e alla viralità dei contenuti pubblicati nelle famose ‘chat di gruppo’.
Purtroppo, però, l’app di Mark Zuckerberg si è ritrovata a dover fronteggiare in questo 2020 il ritorno di una frode telematica particolarmente pericolosa: la truffa 2FA (a due fattori di autenticazione).
Chi frequenta WhatsApp da tempo sicuramente ne avrà sentito parlare: si tratta di un metodo di estorsione del codice a 6 cifre usato dagli iscritti per l’accesso al proprio profilo, portando così alla compromissione dell’identità virtuale a noi legata.
Il sistema 2FA (Two Factor Authentication), paradossalmente, nasce per garantire maggiore sicurezza agli utenti, prevedendo l’invio di un codice sul proprio smartphone quando desideriamo cambiare numero. Il PIN a 6 cifre inviato mediante SMS può essere utilizzato per completare la procedura, che però si presta a diversi inconvenienti se l’hacker che ci ha preso di mira si è impossessato di un profilo che fa parte della nostra rubrica.
Il truffatore, infatti, può lanciare la procedura di cambio numero sfruttando il nostro recapito telefonico, e successivamente impersonare un nostro contatto che ci scriverà per dirci che ha inviato “un codice di 6 cifre” per sbaglio al nostro numero. Si tratta ovviamente del famigerato PIN, e se saremo così incauti da inviarglielo, l’hacker potrà rubarci l’account.
A giudicare dai numeri, si tratta di una truffa WhatsApp alquanto diffusa: è molto facile cascarci se la richiesta parte da un nostro contatto stretto, o comunque da qualcuno da cui ci fidiamo a cui è stato sottratto l’account.
Ovviamente, l’unico modo per proteggersi è non rispondere a messaggi di questo tipo, rifiutando di fornire il codice a 6 cifre: è strettamente personale e in quanto tale non cedibile ad altri senza rischiare brutte conseguenze.