Gennaio.
Una storia d’amore che diventa presto la storia di un successo professionale quella di Giacomo Luciano e Gianfranco Amendolagine.
Il loro primo incontro risale a cinque anni fa «quando io lavoravo a Torino». A parlare è Gianfranco, parrucchiere titolare del salone Gl’Amour di Pino Torinese, che si trova ad una manciata di chilometri dal centro del capoluogo piemontese.
Lo gestisce con Giacomo, che non è solo il suo socio, ma anche suo marito. «Lui era venuto da me per tagliarsi i capelli: conoscevo sua mamma che era una mia cliente e di riflesso conoscevo lui perché sua madre me ne aveva parlato».
Interviene Giacomo: «Io sono andato via di casa all’età di sedici anni. Sono andato a vivere con i miei nonni: i miei genitori, infatti, volevano che io continuassi l’attività di famiglia. Mio padre ha una panetteria. Io volevo studiare: mi sono laureato in Economia. Poi ho fatto il parrucchiere, per passione e per amore».Â
Tra voi c’è stato un colpo di fulmine?
Giacomo: «No. Ci siamo innamorati con il tempo. Quando l’ho incontrato la prima volta stavo provando a riavvicinarmi a mia mamma, che me l’aveva voluto far conoscere proprio perché lui l’aveva ascoltata quando lei gli raccontava della mia “fuga”. Lei mi disse che Gianfranco era stato molto d’aiuto e così gli ho scritto su Facebook per ringraziarlo. Da quel momento per un po’ ci siamo scritti e piano piano è iniziata la nostra storia».Â
Gianfranco: «All’inizio eravamo solo amici. Dopo un mesetto, più o meno, ci siamo scoperti innamorati. Ci siamo dati il primo bacio dopo aver visto un film al cinema, Break Point».
Giacomo: «Che casualmente significa punto di rottura: per me Gianfranco ha rappresentato un cambiamento di vita epocale. Precedentemente ero fidanzato con una ragazza e avevo la prospettiva di lavorare nell’azienda dei miei nonni. L’amore mi ha portato una svolta: ho iniziato a lavorare con lui e ho capito che era quello che avrei sempre voluto fare».
Quando avete deciso di aprire un salone tutto vostro?
Gianfranco: «Non mi piaceva l’idea che lui entrasse in una realtà consolidata, fatta su misura per me. Volevo che anche lui trovasse una sua dimensione e così abbiamo deciso, insieme di cercare un’altra attività . Una volta trovato un negozio che ci piaceva, volevamo iniziare il nostro futuro insieme. E attraverso un rappresentante che ci aiutato nella ricerca, siamo approdati a Pino Torinese, che è una finestra sul mondo».Â
Giacomo: «Il negozio l’abbiamo inaugurato il 21 febbraio 2018: poco più di due settimane prima ci siamo sposati. Volevamo unire le nostre strade non solo a livello professionale».
Cosa avete scoperto l’uno condividendo la quotidianità anche dal punto di vista lavorativo?
Giacomo: «Ammiro tantissimo Gianfranco per la sua empatia. Lui ha studiato psicologia all’Università e sa comprendere le persone. Ho visto con i miei occhi quanto è importante andare incontro alle persone. Nel nostro lavoro è una dote fondamentale che serve nel rapporto con le clienti. A lui viene naturale e io, se mi guardo indietro, penso che è stata proprio questa sua caratteristica a farmi avvicinare. Ho sempre sentito di potermi fidare di lui».Â
Gianfranco: «Io sono capace di ascoltare, ma sono poco propenso a fare chiacchiere. Di me racconto poco o niente. Della coppia sono la metà più lunatica. Anzi, lunare. Giacomo al contrario è molto solare e ha una capacità comunicativa fuori dal comune: lui le clienti le fa sentire come se fossero di famiglia».
Giacomo: «Per ogni donna i capelli sono importanti. Noi, toccandoli e trattandoli, facciamo sì che le donne possano trasformarsi o solo migliorarsi. Loro si affidano a noi e per questo non possiamo essere distaccati. Così ci dividiamo i compiti: io parlo, lui le ascolta. Al di là delle nostre capacità , che non dobbiamo essere noi a sottolineare, io credo che la chiave del nostro successo sia proprio nella fiducia che riusciamo ad instaurare con chi ci sceglie e continua a farlo dopo anni».Â
Gli ultimi mesi sono stati particolarmente dui per la vostra categoria: come avete affrontato le restrizioni?
Gianfranco: «Sembrerà strano, ma noi abbiamo raddoppiato il fatturato rispetto all’anno precedente. Secondo me, da parte delle persone, dopo il primo lockdown c’è stata una gran voglia di normalità che si è tradotta anche nel desiderio, da parte delle donne, di vedersi in ordine, al meglio. Ovviamente abbiamo dovuto affrontare un investimento non da poco: per adeguare il salone alle nuove norme anti Covid abbiamo speso più o meno diecimila euro, perché la sicurezza dev’essere al primo posto».
Giacomo: «Prima delle restrizioni, inoltre, a febbraio dell’anno scorso abbiamo presenziato al Festival di Sanremo dove abbiamo pettinato tante donne del mondo dello spettacolo. Tra la fine di agosto e i primi di settembre abbiamo replicato alla Mostra del Cinema di Venezia e ad ottobre eravamo alla gift room della Festa del Cinema di Roma. Così, oltre alle nostre clienti affezionate, abbiamo avuto modo di metterci a disposizione di nomi che di solito leggiamo sui giornali. Imbarazzo? No, da parte nostra c’era solo molta curiosità . Alla fine, abbiamo incontrato tutte persone alla mano. L’idea di diventare parrucchieri delle star però non ci sfiora, anche perché per noi sono le nostre clienti le vere star. Grazie alla recente collaborazione con la Dreaming Management di Pamela Perricciolo, inoltre, stiamo progettando nuovi impegni “a tema” che ci vedranno di nuovo protagonisti, dietro le quinte, sul fronte dello showbusiness. Speriamo fin dai prossimi mesi, ma in ogni caso ci faremo trovare pronti quando le restrizioni saranno meno condizionanti. L’acqua in pentola, dunque, bolle già ».
Giacomo: «Differentemente da tanti colleghi noi non siamo proprio nella condizione di doverci lamentare. Anzi: gli ultimi mesi ci hanno spinto addirittura ad ampliare la nostra attività . Abbiamo lanciato sul mercato una linea di prodotti chiamata “Gl’Amour preziosa” che comprende cinque tipologie di shampoo tutte diverse, ognuna dedicata ad uno specifico tipo di capelli».
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