Le Storie di Instagram continuano a mietere successo tra il pubblico, tanto da rappresentare uno dei formati di condivisione istantanea più imitati di sempre: anche giganti dell’intrattenimento e del web quali Netflix e Twitter stanno puntando ad integrarle sempre più nelle proprie piattaforme, riadattandole in maniera da sponsorizzare i contenuti proposti.
Le storie di Twitter
E’ in particolare sulle nuove storie di Twitter che ci focalizziamo oggi: il social di microblogging ha appena concluso i beta test per “Fleet”, la nuova funzione che ci permetterà di registrare e pubblicare Storie simili a quelle che già sfruttiamo su Instagram.
Fleet, che nelle ultime settimane è stato sperimentato anche in Italia presso utenti selezionati, è un servizio che consente di imitare in tutto e per tutto le Stories, che spariranno dopo 24 ore dalla pubblicazione. Naturalmente, durante questo lasso di tempo è permesso agli altri utenti di lasciare commenti e interazioni, che rimarranno visibili esclusivamente a chi posta la Storia.
Possiamo condividere, tramite i Twitter Fleet, del testo puro e semplice così come delle immagini e dei brevi video, che possono essere decorati tramite il noto meccanismo delle scritte e delle emoji in sovraimpressione già viste su Instagram. Per creare un Fleet dovremo semplicemente premere sulla nostra immagine profilo e aprire il menu multimediale che ci darà accesso ai contenuti della Galleria.
Selezionato il contenuto, possiamo elaborarlo e pubblicarlo; oppure scattare una foto e registrare un nuovo video clip completamente da zero. Ricordiamo che al momento like e numero di visualizzazioni sono strettamente privati, e perciò visibili esclusivamente al creatore delle nuove Stories.
Ci troviamo quindi in presenza di un nuovo tentativo di rivitalizzare Twitter, fino ad oggi rimasto in secondo piano rispetto a social con più engagement (Instagram e TikTok) soprattutto grazie al formato “video breve”, decisamente più accattivante per i giovani iscritti. Si tratta di un esperimento che andrà a buon fine, oppure rappresenterà un semplice diversivo per il social?