5 Novembre 2020

La classifica degli inediti di X Factor 2020

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La classifica degli inediti di X Factor 2020

La mia personale classifica sugli inediti di #XF2020:

1. LITTLE PIECES OF MARMELADE – A cup of happiness.
Gli ultimi della fila, quelli che fanno casino, che tirano le pallette di carta. Sono il rock che non ha bisogno della faccia da duro per dire qualcosa. Thank You For The Drum Machine!
2. CASADILEGO – Vittoria.
Ascoltarti è una piccola magia. Il pezzo è delicato e tremante, la produzione è raffinata e senza troppi merletti. Incomprensibile peró la scelta di vestirti da Winnie the Pooh.
3. MELANCHONIA – Léon.
Voce divina, suoni lontani che si avvicinano e travolgono. C’è un solo problema: Emma al vostro concerto è come un feat. dei Matia Bazar e Salmo.
4. VERGO – Bomba.
Sei la speranza di un un’estate senza Baby K e Giusy Ferreri che fanno le più matte in una cabriolet.
5. MYDRAMA – Cornici bianche.
La voce più originale di questa edizione. Personalità sincera che non si scompone nonostante il ritornello dell’inedito faccia pensare all’invocazione dei santi durante la messa.
6. BLIND – Cuore Nero.
Ti immaginavo in versione Brosio che piange per papa Francesco. E invece sei Ravanelli che minaccia il tipo che gli ha rubato l’auto. D’altronde il grifo è il grifo.
7. MANITOBA – La domenica.
La versione attuale della felicità di un panino con dentro un bambino.
8. CMQMARTINA– Serpente.
Niente questo CMQ davanti al nome è ingiudicabile.
9. N.A.I.P. – Attenti Al Loop.
L’avanguardia che fa scalpore nel villaggio. L’ospite che vorrebbero tutti alla propria corte. Indubbiamente rischioso, indubbiamente per pochi.
10. BLUE PHELIX– South Dakota.
Il pezzo più noioso degli ultimi 20 anni. Più sentimentale di Gigi D’Alessio, più teatrale della dichiarazione di Gabriel Garko al Grande Fratello VIP.
11. EDA MARÌ– Male.
La ragazza che è sempre in ritardo. Indietro con la moda, con lo stile. Eppure una cosa nei tempi l’ha fatta, scegliere la trap per comunicare qualcosa. Ma tutto è stato offuscato da un incommentabile costume da albero.
12. SANTI – Bonsai.
L’indie è morto. E continua a morire ogni volta che si tenti di accostare le patatine Pai a Shanghai per dire qualcosa.

Da non perdere!

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