22 Ottobre 2020

L’allarme di Piero Angela: “L’Italia sta scomparendo”

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L'allarme di Piero Angela: "L'Italia sta scomparendo"

Stasera, giovedì 22 ottobrein prima serata su Italia 1, a “Le Iene“, il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti sulle misure dell’assegno unico per le famiglie, di cui si discute in queste settimane in Italia.

Un tema centrale, considerando le difficoltà economiche per molti nel crescere i figli. In questi giorni l’allarme è stato rilanciato anche da Piero Angela in un libro che racconta come, di fatto, l’Italia stia pian piano scomparendo come popolazione.

Iena: Perché dobbiamo fare più figli? 

“L’Italia sta pian piano scomparendo. Una volta gli sposi quando uscivano dalla chiesa dopo il matrimonio avevano a fianco i loro testimoni e sotto c’erano bambini, tanti bambini, e sopra i pochi vecchi superstiti. Oggi è esattamente il contrario, gli sposi hanno sotto di loro pochi bambini e molti vecchi, quindi cambia completamente quella che si chiama la piramide demografica, si è rovesciata”. L’Italia sarà ridotta a 28, 30 milioni di abitanti mentre i nostri competitori avranno sempre Francia, Germania, Regno Unito, sui 60 milioni. Questo vuol dire che il Pil crollerà, secondo queste proiezioni noi saremo al 25esimo posto, non più nel gruppo dei dieci. Non avremo i soldi per pagare tutto quello che costerà un paese che sarà sovradimensionato rispetto alla capacità produttiva, perché ci saranno molti giovani che studiano, moltissimi anziani e super anziani e in mezzo una popolazione attiva sempre minore con una serie di conseguenze economiche lunghe da spiegare, per esempio il gettito fiscale, che dimezzerà, e quindi come si pagheranno poi tutte le infrastrutture, la scuola, il debito pubblico? L’Italia se sarà inefficiente e poco produttiva diventerà un paese di serie b o c e i nostri titoli di stato non varranno più niente, e chi pagherà”?

Piero Angela

Iena: Cosa vuole dire alle coppie che fino ad adesso non hanno avuto il coraggio di fare figli?

“Ma alcuni più che avere il coraggio non hanno i soldi per fare i figli, lo Stato non aiuta, la spesa per le famiglie in Italia è la metà rispetto alla media europea perché si punta più sugli anziani che sui giovani e si dimentica che aiutare le famiglie a fare figli non è una spesa è un investimento, come dicono i demografi, perché è lì che sarà l’Italia del futuro”.

“Ci sono delle indagini che mostrano che le coppie vorrebbero avere due figli ma se lo Stato non aiuta non riescono a farcela, e perché lo Stato non aiuta? Perché la famiglia, che è una cosa che riguarda poi il futuro, è in coda? Guardate i figli, sono una cosa importante, sul momento creano problemi e le pappe e la notte che non si dorme e poi c’hanno male, però intanto avere un bambino piccolo è una meraviglia, vederlo crescere, vedere la sua mente che si apre. E poi per tutta la vita il nucleo familiare guardate, al di là di tutto, rimane la cosa importante proprio perché crea quella mini società che rappresenta anche il senso della vita”.

Piero Angela

In queste settimane, per la prima volta in tanti anni, Governo e Parlamento stanno discutendo di un aiuto concreto e significativo alle famiglie che hanno o che vogliono fare dei figli: la Iena analizza la cosa con Gigi De Palo (presidente del forum delle famiglie), che dichiara: Abbiamo detto facciamo l’assegno unico, un assegno per fare arrivare a ogni famiglia italiana, a ogni figlio dai 0 ai 21 anni, 250 euro al mese di media per ciascuno. Una misura che teoricamente si deve fare perché è passata alla Camera all’unanimità. Adesso dev’essere votata al Senato e successivamente però vanno trovati i soldi, perché purtroppo se nelle leggi che vengono fatte non ci vengono messi i soldi sono carta straccia“. “Dal primo di gennaio 10 miliardi per far partire appunto questo benedetto assegno unico e universale” – spiega ancora De Palo – “Oggi i soldi ci sono perché abbiamo visto che da marzo fino ad agosto sono stati messi i soldi per tutti i decreti con i vari bonus, il bonus baby-sitter, il bonus monopattino, il bonus biciclette, il bonus vacanze, quindi 100 miliardi di euro. Poi a febbraio verranno dati 209 miliardi, il famoso recovery fund, che per altro si chiama next generation, quindi è rivolto alle nuove generazioni. Tutte queste misure sono circa 309 miliardi di euro, non sono gratis, sono sulle teste dei nostri figli che dovranno pagare nel futuro questo debito che noi stiamo facendo per conto loro. Cioè noi a loro lasciamo solamente i debiti, non li mettiamo nelle condizioni di vivere dignitosamente questo periodo? Non ci prendiamo in giro: prima non c’erano i soldi e adesso ci sono 309 miliardi… facciamolo subito“.

L’inviato inoltre affronta l’argomento con altri esponenti politici:

Alessandro Di Battista (ex deputato M5S), padre di due bambini, dichiara: “Mi piacerebbe farlo tra qualche mese (ndr. terzo figlio) però tre figli iniziano a diventare un costo molto molto eccessivo in un paese che non dà dei servizi come altri paesi europei. Ci sono genitori che lavorano, magari part-time e tutto quello che guadagnano serve solo a coprire il costo di un asilo nido. Per le mamme che non hanno la fortuna di allattare al seno escono circa 200 euro al mese tra pannolini e latte artificiale che costa troppo e secondo me lo dovrebbe passare gratuitamente lo Stato. Banalmente non si va più al ristorante, non si va più al cinema con due bambini, io sto molto attento ai prezzi di ogni cosa, vado al supermercato nei giorni in cui c’è l’offerta, ho le tessere di tutti i supermercati, è vero! Le rinunce si fanno, Dare dei denari per ogni figlio che si fa fino ad un determinato reddito, dopo no, significa investire nel futuro. Io penso che l’assegno unico per le famiglie debba arrivare subito già da gennaio, quindi il Governo faccia in fretta e trovi i soldi necessari per finanziare questa misura”. In merito alla proposta di assegno unico prosegue: “Dare dei denari per ogni figlio che si fa fino a un determinato reddito – dopo no – significa investire nel futuro”.

Sullo stesso argomento Mara Carfagna(Forza Italia) afferma: “Io penso che l’assegno unico per le famiglie debba arrivare subito già da gennaio, quindi il governo faccia in fretta e trovi i soldi necessari per finanziare questa misura“.  

Filippo Roma incontra anche il leader della Lega Matteo Salvini:

Matteo Salvini: “Siccome le cose hanno bisogno di passione, di amore, ma anche di vil denaro, mancano quei 10, 11 miliardini che io penso che debbano essere trovati o in legge di bilancio o con i fondi europei”, 

Iena: “Abbiamo questo famoso recovery fund, attingiamo!”

Matteo Salvini: “Assolutamente d’accordo, te lo firmo in diritta nome e cognome perché non vorrei lasciare ai nostri figli un paese deserto”.

Iena: “Anche perché Salvini se qui non si fanno più figli, poi altro che porti chiusi, poi tocca andare a prenderli noi con le navi gli immigrati”.

Matteo Salvini: “No, per me l’immigrazione se è controllata è un valore positivo, però che si inserisce in un tessuto sociale italiano, offro un caffè ai ministri e al governo se portiamo a casa questo risultato”. 

La Iena ne parla anche con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni:

Iena: “Onorevole, proprio voi che mettete al centro i valori della famiglia, sulla proposta di legge dell’assegno unico vi siete fatti superare a destra dalla sinistra, è una proposta di Italia Viva e Pd, mannaggia…”.

Giorgia Meloni: “Il nostro sistema non regge perché noi avremo una popolazione che continua a invecchiare, sempre più persone in età pensionabile, sempre meno persone che lavorano per mantenerle e quindi crolla tutto oltre al fatto che siamo destinati a scomparire. A parti invertite se la proposta l’avessi fatta io la sinistra non l’avrebbe votata, l’hanno fatta loro, io l’ho votata perché quando sono d’accordo con qualcosa ci sto e lo sostengo“.

Questo lo scambio, sempre sullo stesso argomento, con Nicola Zingaretti, segretario del Pd:

Iena: “Quanto è importante sostenere le famiglie italiane ma subito subito”? 

Nicola Zingaretti: “Bisognerebbe averlo fatto da ieri”.

Iena: “Sì, ma oggi ci sono finalmente i soldi che arrivano dall’Europa, 209 miliardi del recovery fund. Quest’assegno unico lo facciamo o no”? 

Nicola Zingaretti: “Sì ma quello si può fare addirittura prima del recovery”. 

Iena: Rispondiamo alle famiglie italiane, quando incasseranno l’assegno unico”? 

Nicola Zingaretti: “Fammi fare uno squillo a Gualtieri e te lo dico”.

Iena: Ma ha parlato con il ministro Gualtieri”?

Nicola Zingaretti: “Sì, sì” 

Iena: “Che gli ha detto”?

Nicola Zingaretti: “Per fortuna c’è l’impegno dal 2021 di renderlo operativo”.

Iena: “Quindi dal 2021 le famiglie italiane intascheranno 250 euro al mese per figlio”? 

Zingaretti: “Ripeto, questo è l’impegno, però fate bene, teniamo gli occhi aperti perché poi… bisogna difendere credo questo budget che è circa di 6 miliardi”.

Iena: “Eh ma ne servono 10 di miliardi, però, Zingaretti”.

Zingaretti: “Lavoreremo per trovarne altri”.  

Iena: “Con 6 miliardi si daranno meno assegni a meno famiglie?  Avete trovato i soldi per tutti i bonus possibili e immaginabili”.

Zingaretti: “Va beh quelli non sono stati buttati”.

Iena: “Monopattini, biciclette…”

Zingaretti: “Sono andati a persone”.

Iena: “Mobili, docenti, studenti”…

Zingaretti: “Non sono andati buttati”.

Iena: “Condizionatori, ristrutturazioni, facciate, smart tv”…

Zingaretti: “Ma non erano soldi buttati, però”

Iena: “Per carità, verde giardini, latte, affitto, bicicletta, monopattini! Non si riescono a trovare i soldi, 10 miliardi, per la riforma più importante: i soldi per le famiglie”?

Zingaretti: “Si trovano, si trovano, li dobbiamo trovare, hai ragione”. 

Iena: “Allora dal primo gennaio 2021, parola di Zingaretti, gli italiani avranno l’assegno unico”.

Zingaretti: “Ciao”. 

Iena: “Come ciao? Sì o no”?

Zingaretti: “Va bene va bene, sì sì”. 

Iena: “Care famiglie italiane avrete l’assegno unico, 250€ al mese, parola di Zingaretti, giusto”?

Zingaretti: “Sì giusto” 

Iena: “Garantisce Zingaretti, quindi più di così!”  

Sulla proposta di assegno unico Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e famiglia, afferma: “I 10 miliardi li abbiamo chiesti già nella legge di bilancio, li abbiamo voluti inserire anche nel piano del recovery fund. Vanno usati ora o mai più ma soprattutto vanno usati in umanità, nei bambini, le nuove generazioni…

Infine, Filippo Roma incontra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

Iena: “Siete riusciti a trovare i soldi per il bonus monopattini, riusciamo a trovare i soldi per dare 250€ a figlio per tutte le famiglie italiane”?

Giuseppe Conte: “Dobbiamo assolutamente riuscirci per il 2021, ci stiamo lavorando”. 

Iena: “Ci sono i soldi del recovery fund pronti”.

Giuseppe Conte: “Stiamo lavorando anche per quello”.

Iena: “Visto che questo recovery fund dovranno ripagarlo”.

Giuseppe Conte: “Il recovery fund nasce da un programma Europeo che si chiama next generation”.

Iena: “Appunto investiamo sulla next generation”.

Guseppe Conte: “Per le prossime generazioni”.

Iena: “Esatto”.

Giuseppe Conte: “È dedicata a loro”.

Iena: “Parliamo di assegno unico, però quando”?

Giuseppe Conte: “2021”.

Iena: “250€ a figlio?”

Giuseppe Conte: “2021 la data di decorrenza, ci sarà per il 2021”.

Iena: “2021 assegno unico, grazie”! 

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