5 Agosto 2020

TikTok verrà salvata da Microsoft?

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Il 2020 è un anno particolarmente travagliato per TikTok, l’app social di comunicazione video che ha ormai raggiunto gli stessi livelli di popolarità della rivale, ovvero l’apprezzatissima Instagram. 

Tra accuse di violazione alla privacy e diffusione di cosiddette fake news, infatti, la piattaforma cinese non dorme sonni tranquilli: recenti indiscrezioni rivelano che TikTok è in procinto di essere bandita dagli USA per ragioni di sicurezza nazionale, una proposta che arriva direttamente dal presidente Donald Trump e trova supporto nientemeno che da Anonymous, che avrebbe denunciato l’effettiva presenza di problemi di privacy a carico dell’app.

Nelle ultime ore, però, succede qualcosa di inaspettato: è apparso sulla scena un terzo protagonista nell’intricato affare TikTok: si tratta di Microsoft, che vorrebbe addirittura acquistare l’applicazione al fine riprogettarla e di darle un futuro ben distante dalle accuse che oggi si trova costretta a subire.

I negoziati con ByteDance (la software house che ha creato l’app) sarebbero già pronti per essere avviati: Microsoft confida nel fatto che TikTok abbia oltre 50 milioni di utenti nei soli Stati Uniti, e che la sua popolarità sia lontana dall’esaurirsi nel breve termine. Nel caso in cui il governo americano concedesse la sua approvazione, la casa di Redmond si troverebbe quindi tra le mani un’applicazione di valore inestimabile su cui puntare.

Che dire degli altri paesi in cui TikTok va alla grande, come Europa ed Asia? In questo caso sembra proprio che l’app rimarrà identica alla sua versione originale, essendo Microsoft interessata ai soli mercati degli USA, Canada e Australia: ad essere rafforzata sarebbe soprattutto la privacy degli utenti di lingua inglese, almeno per il momento.

Ancora una volta, come vediamo, è la normativa sulla privacy in vigore a decidere il destino di un’app più che popolare, al punto di coinvolgere le mosse politiche di intere nazioni: la guerra tra USA e Cina passa anche attraverso il digitale, e potremo conoscerne gli esiti solo nei prossimi mesi.

 

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