4 Agosto 2020

Samsung abbandona Bixby e fa spazio all’Assistente Google

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Sono in arrivo interessanti novità in casa Samsung per quanto riguarda l’assistente vocale Bixby, nato nel 2017 come risposta ufficiale del brand coreano al già popolare Assistente Google, ormai presente sulla maggioranza dei dispositivi Android. 

Dopo tre anni di alti e bassi, infatti, Bixby si prepara a tornare dietro le quinte: Samsung ha scelto di rinunciare alla sua app proprietaria, per installare di default le applicazioni ufficiali Google (tra cui ovviamente il Play Store), evitando così un confronto diretto con la casa di Mountain View.

Quali sono i motivi che hanno portato Samsung a questo improvviso cambiamento di rotta? Per saperlo dobbiamo ripercorrere la storia di Bixby, versione evoluta dell’assistente S-Voice che venne lanciato nel lontanissimo 2012 sui primi smartphone della serie Galaxy.

L’assistente vocale progettato dalla casa orientale divenne però popolare solo nella Corea del Sud, a causa di alcune localizzazioni in altre lingue arrivate abbastanza tardi sul mercato e soprattutto la presenza di un rivale agguerrito quale Assistente Google, ormai la scelta di default di molti produttori per i propri dispositivi.

Al brand coreano, col tempo, è rimasta pochissima scelta: rimanere ancorato a un servizio scarsamente popolare tra gli utenti, oppure tornare all’ecosistema Google -che ovviamente non ha mai gradito la presenza di concorrenti ad Android e alle sue app standard- fino ad offrire una cospicua somma a Samsung perché scegliesse i suoi servizi.

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