La popolare piattaforma per videochiamate Zoom, nelle ultime settimane, è stata al centro di alcuni problemi di sicurezza che ne hanno reso l’uso più complicato.
Soprattutto a causa degli spiacevoli episodi di “Zoom Bombing” che hanno avuto per protagonisti completi sconosciuti apparsi durante le videoriunioni degli utenti.
Nel tentativo di riportare l’applicazione alla normalità, il team di Zoom ha apportato alcune modifiche essenziali alla condivisione di file con i partecipanti alla videochiamata, bloccandone l’invio per più di un mese. Una mossa abbastanza drastica, che ha però avuto il vantaggio di allontanare molti “intrusi” che hanno approfittato delle falle di sicurezza di Zoom per autoinvitarsi e inviare materiale non inerente alla chiamata.
Passato lo stato di emergenza, da qualche giorno è possibile inviare nuovamente i nostri file memorizzati sui principali servizi cloud, tra cui Dropbox, Google Drive, OneDrive e Box, sia dal nostro PC che dall’app smartphone. Come però alcuni di noi avranno notato, questa opzione è disponibile esclusivamente per l’invio dai nostri dispositivi: per condividere da cloud è necessario configurare Zoom come spieghiamo di seguito.
Innanzitutto, dovremo integrare nella piattaforma i servizi cloud che abbiamo deciso di utilizzare per condividere file su Zoom. L’amministratore del video meeting dovrà accedere al sito ufficiale (Zoom.us) e poi dovrà selezionare la voce Avanzate > Integrazione attivando le tipologie di hosting desiderate.
Poi l’admin dovrà accedere alle impostazioni dell’account ed attivare l’opzione Trasferimento File, disponibile nella tab “Meeting”. Ora, Zoom dovrebbe essere predisposto alla condivisione di file locali e file cloud senza alcun problema: ci basterà aprire la schermata di chat e cliccare sul pulsante ‘File’, per selezionare l’origine del contenuto da condividere.
Tutti coloro che partecipano alla videoconferenza riceveranno istantaneamente il file, e naturalmente potranno condividerne altri a scelta. L’opzione, ricordiamo, è accessibile anche da app, ma dovremo aggiornare all’ultima versione disponibile per farne uso.