6 Marzo 2020

Intervista a Luca Abete

4 minuti di lettura
Luca Abete
Luca Abete

Lifestyleblog.it ha intervistato Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia nonché promotore di #NonCiFermaNessuno, la campagna motivazionale destinata agli studenti italiani.

Ascolta l’intervista – podcast

Luca Abete
Luca Abete

Come stai Luca? 

Sto bene, tutto regolare, anche se di regolare poco in questo periodo, siamo un po’ tutti sconvolti da questi cambiamenti imposti per tutelare la nostra salute e metterci al riparo da conseguenze complicate. Striscia va in onda senza pubblico, siamo disclocati nei vari territori per cercare di portare avanti il lavoro di indagine. Riusciamo a farlo in maniera regolare.

Ruberei  il tuo #noncifermanessuno che è senza dubbio l’hashtag del momento ma anche il nome della tua campagna motivazionale…

Sono quei paradossi. non ci ferma nessuno è il nome, ma siamo pronti a ripartire. E’ una campagna motivazionale dedicata ai giovani, inaugurata nel 2014 sotto forma di esperimento. Esperimento che ha poi funzionato particolarmente, e ha dato il via a frangenti interessanti e ben riusciti di questa campagna. Giro l’Italia incontrando studenti per parlare loro di coraggio. Non tanto di successi, ma di sconfitte e come a volte possono essere un colpo di fortuna se gestite in modo intelligente e sano. Cercando di capire errori, limiti e come superarli per non inciampare più.
Una formula che è stata apprezzata, anche dalle istituzioni universitarie. Il Presidente della Repubblica ha conferito la medaglia per il valore dell’iniziativa, l’Università di Parma mi ha dato titolo di professore ad honorem. Tante cose belle scoperte girando per l’Italia, parlando ai ragazzi non dando l’ennesima lezione. Anche noi da ragazzi odiavamo le lezioni, la mia è una chiacchierata. Ho parlato con loro in maniera schietta, come si fa tra amici.
Molto spesso mi dicono “mi sono rivisto nella tua storia”, mi abbracciano. A dimostrazione che non hanno bisogno di lezioni ma di storie.

E’stata un’emozione con Papa Francesco, davanti a 7000 ragazzi…

Si, fu una sorpresa. Mi chiesero di fare questo incontro e dissi “cosa c’entro io col Vaticano”. Poi è stato bellissimo, evento con studenti del servizio civile che hanno raggiunto il Vaticano da tutta Italia. Hanno incontrato me, Papa Francesco. Ho portato questo mio contributo e con il Papa ci siamo fermati a parlare. Ci siamo fatti un selfie, che è diventato virale. “Cosa avrà combinato Papa Francesco per stare con Luca Abete” Eravamo in un frangente diverso da Striscia e quando gli ho chiesto un selfie mi ha detto “Fai le foto come i ragazzini?” Gli ho risposto “noi siamo due ragazzini, facciamoci questo selfie”. E’stato molto carino e simpatico.

Ti ha confessato se segue Striscia la Notizia?

Ho avuto percezione che non seguisse molto il programma ma era al corrente di cosa facevamo. Gli ho raccontato di quanto tenessi alla mia terra, alla battaglia per la terra dei fuochi. Mi ha ascoltato e ho chiesto benedizione per me e tutti inviati di Striscia la notizia e chi c’è dietro, che fanno lavoro importante e rischiano tanto quanto noi.

Luca Abete
Luca Abete

La gente cerca di avere giustizia segnalando alla tv, strumento che potrebbe dare qualcosa in più

Si, siamo al punto che sono i sindaci a chiamare per un intervento, complicato dalla burocrazia. Questo è un piccolo grandissimo miracolo inventato da Antonio Ricci, la tv che nasce dal basso. Mentre andavano in onda, 30 anni fa, i tg che raccontavano i fatti ufficiali, lui armava di microcamere i propri pseudo inviati: non eravamo inviati veri e propri e non lo siamo adesso. Raccontavamo cosa c’era dietro alle verità, che apparivano agli occhi di tutti. Siamo riusciti a documentare tutto, raccontando quello che succede depurandolo da ogni considerazioni personale. Diventando anelli importanti tra problema e ipotetica soluzione. Col tempo tanti programmi, almeno una decina, hanno utilizzato questo strumento molto diffuso nato con Striscia. Tutto questo ci ha dato la possibilità di intercettare i bisogni delle persone. Quando arrivai a Striscia, ci giravano segnalazioni via fax o segreteria telefonica. Poi le mail, gli allegati. Oggi abbiamo whatsapp, le persone scrivono, mandano messaggi vocali e video improvvisandosi reporter e mandando materiale che si può lavorare e mandare in onda.

Cosa consigli a chi volesse intraprendere la tua strada?

Nel nostro tour racconto come un ragazzo di provincia possa trovarsi in tv, nel programma più seguito, senza raccomandazioni o scorciatoie. Semplicemente avendo vissuto in pieno esperienze della propria vita senza accontentarsi, curiosando sempre e sperimentandosi. Cercando di non scoraggiarsi nei momenti difficili ma trasformandoli in momenti per diventare bravi e forti.

Il consiglio che do, indipendentemente dal lavoro che si vuole fare, è di fare le cose sempre per bene, ma come stile di vita. Studiavo architettura ma ho fatto animatore dei matrimoni intrattenendo i bambini. Lo facevo a prescindere dagli studi. Così facendo ho fatto una serie di percorsi che mi hanno portato dove tutti sanno. Ti dico una cosa che pochi sanno…

Prego…

Ero timidissimo, ero un ragazzino da una timidezza esagerata. Quando andavo al Liceo, la tv di Avellino invitava i ragazzi per un talk show. Quando invitarono la mia classe fui l’unico che non aprii bocca: mi imbarazzavano telecamera e microfono. Per farti capire come sperimentandosi e facendo le cose per bene si può riscoprire una parte di te che non conosci, un talento che non sai di avere e superare mille paure.

In attesa che passi questo momento buio e che riparta il tour, ti vedremo su Striscia la Notizia. E siamo in attesa di consegnarti il premio come inviato dell’anno per il Lifestyle Award 2020.

Ti ringrazio per questo riconoscimento, siamo molto frequentemente premiati. Sono sempre molo importanti. quando fai musica o spettacolo vedi il tuo pubblico. noi che lavoriamo in tv abbiamo lavoro duro dietro le quinte, mesi duri di lavoro e abbiamo bisogno non solo dei numeri ma anche di questi riconoscimenti che ci aiutano ad avere forza nei momenti in cui queste battaglie sembrano più grandi di noi. Striscia prosegue tutte le sere fino ai primi di giugno per smascherare le cose che non vanno. Io sarò nella mia regione, i miei colleghi in altri luoghi d’italia. per il tour motivazionale stiamo riorganizzando le date. dovevamo partire il 2 marzo ma le prime quattro date saranno recuperate nel corso dell’anno. Sono felice di tutto. Non ci ferma nessuno è l’urlo di chi soffre e combatte, e noi siamo un popolo italiano ma un problema da considerare globale e mondiale. Siamo un popolo che sta lottando. non ci ferma nessuno è l’urlo di colui che, indipendentemente dal risultato finale, esce dal campo con la maglia sudata perché ce l’ha messa tutta per portare a casa la vittoria.

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