13 Novembre 2019

Le gomme invernali, viaggio nella storia dell’auto

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Pneumatici invernali
Pneumatici invernali

Novembre è il mese in cui scatta l’obbligo di montare sulle proprie automobili l’attrezzatura adatta ad affrontare la stagione invernale (la deadline è fissata al giorno 15).

Perché guidare quando le temperature scendono in picchiata e sulle strade si stende il manto bianco della neve può essere rischioso.

Ecco perché il Codice della strada indica agli automobilisti regole severe in relazione a questo periodo dell’anno.

Gli pneumatici invernali sono la soluzione più efficace per affrontare qualsiasi situazione meteorologica anche molto avversa, quando la colonnina di mercurio scende pericolosamente.

E proprio a ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligo per gli automobilisti di montare il ‘treno invernale’ si scopre una ricorrenza che riguarda questo stesso settore di mercato: 60 anni fa, infatti, nell’ottobre del 1959 Pirelli presentava al Salone dell’auto di Torino il pneumatico BS3 (‘Battistrada separato 3’).

Cosa aveva di particolare? Aveva una carcassa e un battistrada che non erano vulcanizzati insieme: quest’ultimo, insomma, poteva essere facilmente sostituito. 

Sicurezza e modernità sulle quattro ruote

Si trattava di una gomma che permetteva di passare velocemente dalle prestazioni estive a quelle invernali in poco tempo e senza smontare il pneumatico dal cerchio: era l’alba di una soluzione tecnologica d’avanguardia, che introduceva il concetto di cambio stagionale degli pneumatici.

Il battistrada era montato su tre anelli dello stesso diametro della carcassa: si installavano sul pneumatico, poi era la pressione dell’aria che li teneva ‘in sede’.

Con il cambio di stagione e clima, bastava smontare il disegno della stagione passata per montarne uno adatto a quella che stava per cominciare.

L’obbligo di montare pneumatici invernali (o comunque di avere le catene a bordo) va a rispondere innanzitutto a ragioni di sicurezza, oltre che di comfort nell’esperienza di guida.

E’ stato sancito dal Ministero dei trasporti nel gennaio del 2013, con la direttiva che prevede come l’ente proprietario della strada o il gestore possano ‘prescrivere che i veicoli siano muniti o abbiano a bordo mezzi ‘antisdrucciolevoli’ o pneumatici invernali’ in modo da assicurare la corretta marcia in caso di neve o ghiaccio.

Circolare con le gomme estive nei periodi invernali – con una mescola quindi più dura – comporta degli spazi di frenata più lunghi e una minore aderenza all’asfalto: insomma, fattori di rischio che è bene azzerare. 

Le specifiche tecniche e tutti i vantaggi

Gli pneumatici invernali sono pensati e progettati per assicurare una maggiore aderenza con temperature dai 7 gradi in giù.

Rispetto alle gomme estive hanno una struttura più morbida, visto che la quantità di gomma naturale presente è più alta.

Inoltre, portano le diciture tipiche che fungono da riconoscimento visivo: la scritta M+S (‘mud & snow’), il fiocco di neve stilizzato o la montagna con tre picchi.

Perfetta la resa delle gomme invernali in caso di pioggia, strade nevose o terreni ghiacciati, mentre per quanto riguarda la loro struttura questa presenta delle scanalature che – oltre a una funzione di drenaggio dell’acqua – hanno anche l’obiettivo di mantenere la neve compatta per evitare lo slittamento dell’automobile.

Per chi si trovi in località dove il clima è comunque più mite, il consiglio è quello di provvedere a montare sulla macchina un treno di gomme quattro stagioni piuttosto che quelli invernali.

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