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Angela Bevilacqua, regista del cortometraggio L’attesa

Angela Bevilacqua

Angela Bevilacqua

Ha decisamente conquistato pubblico e critica all’ultima edizione del RIFF il cortometraggio L’attesa interpretato dalla straordinaria interprete Lucianna de Falco e diretto dalla giovanissima regista Angela Bevilacqua che noi di Lifestyleblog.it abbiamo intervistato.

Come hai scelto l’interprete del cortometraggio Lucianna de Falco per questo intenso ruolo?

Fin dall’inizio della stesura della sceneggiatura sapevo che sarebbe stato arduo trovare un’interprete così capace come quella che il ruolo richiedeva. Quando il mio professore all’Accademia di Belle Arti di Napoli, il regista Sandro Dionisio, mi ha fatto il nome di Lucianna De Falco sono rimasta entusiasta perché lei rispecchiava in tutto e per tutto il personaggio che avevo immaginato, sia per la fisicità che per la bravura recitativa. Lucianna è in grado di calarsi in un ruolo drammatico senza perdere la vena ironica che la contraddistingue e questa sua caratteristica è stata fondamentale per costruire un personaggio che pur trovandosi in una situazione estremamente drammatica non perde quella spontaneità napoletana che fa sempre sorridere. 

Lucianna De Falco

Come  sei arrivata  a decidere di girare in un unico piano sequenza l’intero cortometraggio ?

La scelta del piano sequenza non è stata fatta solo per virtuosismo stilistico, è stata concepita in funzione dell’effetto che volevo ottenere: immergere completamente lo spettatore nella vicenda dandogli la sensazione di seguirla in tempo reale.  In 24 minuti di ansia crescente la macchina da presa pedina la protagonista mentre si aggira freneticamente tra le mura della sua casa, rimanendo costantemente sul suo volto per aumentare ulteriormente il senso di oppressione. 

Ci racconti del tuo percorso professionale?

-Fin da piccola ho sempre sentito l’esigenza di scrivere e di raccontare le mie storie. Crescendo sono diventata una grande appassionata di cinema e ho individuato nella settima arte il mezzo migliore per esprimere quello che sento. A 17 anni ho scritto e diretto il mio primo cortometraggio intitolato “Il teatro dei ricordi” e ho avuto il privilegio di dirigere il grande attore francese Jean Sorel. Il corto è stato presentato come evento speciale al Festival del Cinema di Giffoni. Da quel momento ho capito che il cinema era la mia strada, per cui mi sono iscritta al corso di Cinema e Televisione all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove sto completando la mia formazione. Nel 2017 ho pubblicato un romanzo con Guida Editori che si chiama “La Città del Vizio” da cui mi piacerebbe un giorno trarre un film. Da un anno sono iscritta a una scuola di recitazione: la CinemaFiction a Napoli, perché voglio capire cosa significa stare davanti alla macchina da presa così da acquisire degli elementi in più per fare meglio il lavoro da regista. E poi non mi dispiacerebbe interpretare qualche ruolo al cinema o in tv… !

Con quale altro attore italiano ti piacerebbe lavorare? 

Mi piacerebbe lavorare con Luca Marinelli o con Pierfrancesco Favino, ma anche con Massimiliano Rossi che trovo un personaggio molto interessante. Tra le attrici invece uno dei primi nomi che mi viene in mente è quello di Ilenia Pastorelli, che trovo estremamente versatile. Il sogno però sarebbe dirigere Sophia Loren!  

Progetti futuri? 

Sto avviando il progetto di un nuovo cortometraggio e ho già pronti i soggetti per dei lunghi. Parallelamente continuo anche la strada della scrittura e spero presto di pubblicare un altro romanzo. 

Ecco il link del trailer 

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