22 Ottobre 2019

Cosa fare per diventare personal trainer e lavorare in Italia

2 minuti di lettura
Personal Trainer
Personal Trainer

Non sono pochi gli italiani che come sogno nel cassetto hanno quello di diventare personal trainer, vuoi per una certa passione nutrita nei confronti dello sport, vuoi per il desiderio di sfruttare le tante opportunità di lavoro che si possono trovare in questo settore. Nel caso in cui si sia interessati a seguire questo percorso, però, è bene essere consapevoli non solo delle potenzialità che lo caratterizzano, ma anche dei limiti con cui ci si potrebbe ritrovare a fare i conti. Ma, prima di tutto, occorre capire che cosa si deve fare per diventare personal trainer.

Il percorso di formazione

Un corso personal trainer Firenze come quelli che vengono proposti da Fitnessway Ã¨ il perfetto esempio del percorso di formazione da seguire se ci si vuole cimentare in tale attività. La struttura dei corsi di questa accademia è in linea con i requisiti indicati dalla Scuola dello Sport del Coni attraverso il Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici sportivi. I corsisti sono chiamati ad affrontare una parte teorica per poi lavorare in un club o in una palestra per mettere in pratica i programmi di insegnamento e gli esercizi indicati dal corpo docente.

L’esercizio della professione

La professione del personal trainer non è molto regolamentata, nonostante la crescita del mercato. Si potrebbe definire questa figura professionale come quella di uno specialista della forma fisica, che ha il compito di agevolare i propri clienti nel conseguimento di particolari obiettivi: per esempio la perdita di peso, ma anche l’acquisizione di tono muscolare, il rafforzamento della schiena, il miglioramento della postura, e così via. Non è da sottovalutare la componente psicologica, nel senso che un personal coach dovrebbe agire anche in qualità di motivatore, al fine di spronare e incentivare i propri interlocutori a sopportare la fatica e a non arrendersi al primo segno di stanchezza.

La certificazione di personal trainer

Chi dispone di una certificazione di personal trainer può decidere di lavorare in proprio o inviare curriculum nelle numerose strutture che cercano professionisti del settore. In qualsiasi caso, chi è impiegato in questo settore opera come libero professionista, il che vuol dire che si deve impegnare per promuovere la propria attività e moltiplicare le opportunità di guadagno. Tra i posti di lavoro che vanno tenuti in considerazione non ci sono unicamente le palestre, ma anche le società sportive, i circoli ricreativi, i centri fitness, le navi da crociera e i grandi alberghi di lusso che mettono a disposizione della clientela un assortimento di servizi tanto ampio quanto variegato.

Di cosa si occupa un personal trainer

La redazione di un piano di allenamento specifico è il punto di partenza del lavoro di un personal trainer: affinché egli possa stilare una scheda di esercizi adeguata alle caratteristiche del cliente, però, è essenziale che ne conosca le aspettative, le esigenze, le eventuali patologie e ogni altra informazione utile da questo punto di vista. L’allenatore è tenuto ad accertarsi che nello svolgimento degli esercizi non siano compiuti errori, che in alcuni casi potrebbero risultare anche pericolosi perché potenzialmente forieri di infortuni.

I limiti di un personal trainer

Occorre diffidare dei personal trainer che prescrivono vere e proprie diete ai clienti: non sono nutrizionisti, e di conseguenza, non hanno alcun titolo per svolgere una mansione di questo tipo. D’altra parte, i dietologi possiedono una formazione medica specialistica che non è, invece, appannaggio degli allenatori: per questo stesso motivo essi non dovrebbero mai raccomandare l’assunzione di questo o quel farmaco, anche se solo per favorire la perdita di peso. L’ideale sarebbe, anzi, che i personal trainer lavorassero in sinergia con i nutrizionisti, per una cooperazione di cui si avvantaggerebbe il cliente finale.

Da non perdere!

P