Leggende del calcio italiano: Antonio Cabrini

Leggende del calcio italiano: Antonio Cabrini

di 27 Agosto 2019

Antonio Cabrini è senza dubbio da annoverare tra le leggende del calcio italiano. Una carriera importante per lui, coronata dal sogno di ogni calciatore: la vittoria ai mondiali del 1982. 

Come racconta L’insider, importante è stata la sua militanza tra le fila della Juventus. Con i bianconeri ha vissuto gran parte della sua carriera, dal 1976 al 1989. 

Antonio Cabrini: il ruolo e la carriera da calciatore

Il Bell’Antonio o Fidanzato d’Italia, così come fu soprannominato per via del suo fascino che lo resero popolare tra il pubblico femminile, è stato uno dei più forti terzini.

Nato nel 1957 a Cremona, si fa notare con il club grigiorosso, tanto da attirare le attenzioni di Juventus ed Atalanta che lo acquistano in comproprietà. Nel ‘76, dopo una stagione tra i cadetti, inizia la sua lunga militanza con i bianconeri. 

Qui comporrà una delle linee difensive più forti della storia del calcio italiano insieme a Zoff, Gentile e Scirea. 

Con la Juventus ha vinto di tutto, disputando ben 440 partite e andando a segno 52 volte: niente male per un difensore così prolifico anche in azzurro. 9, infatti, furono le reti messe a segno con la maglia della Nazionale in ben 73 partite. 

La sua carriera in azzurro termina nel 1987 sotto la gestione di Azeglio Vicini. Fu uno dei primi anche a “stoppare” le convocazioni in nazionale lasciando così il testimone a De Agostini e Paolo Maldini. 

Nel suo palmares, oltre alla già citata Coppa del mondo, sei scudetti, due Coppa Italia e una per tra Coppa Uefa, Coppa delle Coppe, Supercoppa Uefa, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale. 

E’ mancato soltanto il Pallone d’oro, al quale ha concorso per diversi anni, ma già così è stata una carriera strepitosa dove Cabrini ha potuto toccare con mano tutti i trofei. 

La sua esperienza in bianconero termina nel 1988-89, dove aveva ereditato la fascia di capitano di Scirea. Ma alcune divergenze con l’allenatore dell’epoca nonché suo ex compagno di squadra, Dino Zoff, lo indussero a prendere la decisione di andar via. 

Per Cabrini due stagioni con la maglia del Bologna prima di “appendere le scarpe al chiodo”. Con i rossoblu raggiunse i quarti di finale di Coppa uefa nel 1991 grazie alla qualificazione ottenuta la stagione precedente. Al suo primo anno, infatti, il Bologna raggiunse l’ottava posizione mentre l’anno dopo, pur l’ottimo cammino in Europa e in Coppa Italia, la squadra terminò la stagione in ultima posizione.

Antonio Cabrini, la carriera da allenatore

Terminata la carriera da giocatore, per Cabrini inizia quella da allenatore dal 2000. Arezzo, Crotone, Pisa e Novara sono le sue esperienze di club prima di passare al timone della Siria. Dal 2012 al 2017, infine, guida la nazionale femminile italiana. 

Bruno Bellini

Direttore Responsabile Lifestyleblog.it - Classe '81, da Monopoli (Bari)
Dal 2015 nella Giuria Stampa del Festival di Sanremo. Dottore in Comuncazione e Multimedia

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