8 Maggio 2019

Caso Manduria: “Basta interpretazioni, servono psicologi!”

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Caso Manduria: "Basta interpretazioni, servono psicologi!"

“Basta interpretazioni inutili, per tutelare il futuro servono psicologi!”. Lo dice a gran voce Fulvio Giardina, presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine degli Psicologi (CNOP), sul triste caso di Manduria

“La vicenda di Antonio Spano, una persona fragile di 66 anni, ucciso da otto giovani (sei ancora minorenni) è l’ennesimo indicatore della grande sofferenza relazionale e del pesante disagio esistenziale dei giovani italiani.

Non vi è più alcun limite tra la vita reale e quella virtuale- afferma Giardina- basta con proclami e pseudo interpretazioni inutili di queste vicende.

Per tutelare il futuro, e non distruggere la speranza servono gli psicologi, un esercito di psicologi- conclude il presidente del CNOP- da impegnare in maniera capillare nella prevenzione e nel sostegno”. 

Con decreto della  procura di Taranto e della locale procura dei minorenni sono stati fermati i sei minorenni indagati per i reati di tortura e di sequestro di persona, danneggiamento e violazione di domicilio.

Alla “Comitiva degli orfanelli” apparterebbero anche gli altri due giovani maggiorenni accusati del pestaggio di Antonio Cosimo Stano che è deceduto il 23 aprile scorso.

A carico degli indagati non è stato contestato, per il momento, l’omicidio preterintenzionale, in attesa dei risultati dell’autopsia eseguita dal medico legale Liliana Innamorato. 

I video delle aggressioni e delle torture, tuttavia, hanno consentito agli inquirenti di attribuire responsabilità dettagliate  agli otto ragazzi. 

I giovani sono stati incastrati dai video rinvenuti sui telefoni e gli investigatori hanno circoscritto le maggiori responsabilità sugli otto indagati ritenendoli autori materiali dei reati ipotizzati; anche se, in totale, sarebbero quattordici o forse più quelli coinvolti nell’inchiesta. 

Dopo aver subito numerose aggressioni, il pensionato Stano, ex dipendente dell’Arsenale militare che soffriva di un disagio psichico, scomparve dalla circolazione e si chiuse in casa, dove i poliziotti lo hanno ritrovato lo scorso 5 aprile in stato confusionale. 

È deceduto il 23 aprile per un’emorragia gastrica, secondo i primi risultati dell’autopsia. E sarà proprio la relazione sull’esame autoptico a dover chiarire se la morte di Stano è direttamente connessa o meno alle azioni violente dei giovani.

Da non perdere!

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