11 Aprile 2019

Videogiochi a scuola per elevare le capacità di apprendimento e creatività

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Videogiochi a scuola
Videogiochi a scuola

Nati con l’intento di fornire un elemento di svago un po’ a tutte le età, i videogiochi hanno subito per anni le invettive di molte persone, propense a considerarli solo motivo di distrazione dallo studio per un buon numero di giovani.

Restare per troppe ore davanti ad un videogames può creare dipendenza, ma se l’uso è misurato, e non risulta eccessivo, il gaming può essere utile per la crescita formativa dei più giovani.

Numerosi studi scientifici condotti sul tema hanno accertato che i videogames offrono effetti positivi, si rivelano benefici e soprattutto favoriscono l’apprendimento.

Per questo motivo sono stati sdoganati dal Miur, il Ministero dell’Istruzione, e portati sui banchi di scuola.

“E’ ormai assodato, infatti, che utilizzando i videogiochi in aula, gli studenti riescano a sviluppare e potenziare le proprie capacità analitiche, ad accelerare il processo di apprendimento, a dar sfogo alla propria creatività e a risolvere problemi o situazioni complesse – fanno sapere dal Miur -”.

Purché non se ne abusi l’uso dei videogames facilita le capacità di apprendimento, creatività e problem solving.

I benefici dei videogames

Ai benefici dei videogames dedica un focus anche l’infografica realizzata da Gioco Digitale, che ripercorre la storia dei videogiochi “protagonisti di un’evoluzione senza precedenti da intrattenimento da sala giochi a esperienza immersiva, così perfetta dal punto di vista digitale da sembrare reale”.

Osservando da vicino i benefici l’infografica ne mette in fila ben 8.

Ma in che cosa sono in grado di aiutare i videogames:

1 – migliorano la coordinazione;

2 – migliorano le capacità di problem solving;

3 – potenziano la memoria;

4 – migliorano l’attenzione e la concentrazione;

5 – sono fonte di apprendimento;

6 – migliorano la reattività del cervello;

7 – migliorano le capacità di multistaking;

8 – migliorano i rapporti interpersonali.

I giochi digitali sui banchi di scuola

Il gioco è considerato da sempre un momento fondamentale nella vita dei più giovani, determinante per garantire il giusto sviluppo individuale e sociale.

Oggi il mondo dei giochi non può tralasciare una componente importante come la fascia sviluppatasi attraverso l’uso delle tecnologie e quindi il gioco digitale, diventato una forma di svago fra le più amate dai giovani e non solo da loro.

Per la loro valenza i giochi digitali hanno fatto il loro ingresso sui banchi della scuola dell’obbligo, superando anche le ritrosie di una parte del corpo docenti.

A supportare la materia la presenza di giochi di diversa tipologia da quelli di ruolo o simulazione, avventura o logica, videogiochi ideali per sviluppare strategie di gioco ben distinte dall’esplorazione alla navigazione, dalla costruzione di oggetti, percorsi o ambienti, alla semplice ricerca di domande e risposte.

I giochi presi in considerazione dalla scuola non sono soltanto quelli nati con l’intento di soddisfare una finalità didattica, ma anche quelli che rispondono ad un’esigenza ludica, indispensabili però per agevolare percorsi di apprendimento o di recupero e potenziamento di tutta una serie di capacità.

Quel che ormai è assodato è l’impatto positivo che i videogames possono avere sui giovani,

un impatto che si scinde in quattro categorie specifiche e quindi cognitivo, emotivo, motivazionale e sociale.

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