16 Aprile 2018

SANDA PANDZA: intervista alla wedding planner

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SANDA PANDZA: intervista alla wedding planner

Se volete un matrimonio bello e glamour come quello dei divi di Hollywood, Sanda Pandza è la donna in grado di realizzare i sogni di qualunque coppia di sposi. Direttrice del Castello Odescalchi di Bracciano e wedding planner, oltreché autrice di un libro, Una ragazza con la valigia (L’Asino d’oro edizioni), in cui racconta la sua fuga dalla Jugoslavia, ai tempi delle guerra civile, Sanda è una vera e propria autorità in fatto di nozze e dintorni.

Copyright foto: Giuseppe Voci - Latitudine 41
Copyright foto: Giuseppe Voci – Latitudine 41

Tra i suoi clienti più importanti, Tom Cruise e Mena Suvari, che proprio in Italia hanno voluto festeggiare le nozze sotto la sua sapiente regia. Lyfestyle l’ha incontrata nel corso del Gran Galà romano Think Different, Be Equal, una serata organizzata nel meraviglioso scenario di Villa Aurelia, in cui la moda (con la sfilata degli abiti da sposa di Cinzia Ferri) e l’arte si sono mescolati con la creatività e l’integrazione culturale, tema molto caro a Sanda, che in questo modo ha voluto dare una dimostrazione del suo talento e festeggiare la fine del corso per wedding-planner, che  tiene ogni anno, insieme ai suoi allievi e a diversi ospiti vip (Melissa P., Angelica Livraghi, Beppe Convertini, l’attrice Barbara Folchitto, ndr).

SANDA PANDZA: intervista alla wedding planner

Sanda, come hai cominciato la tua avventura nel mondo del wedding?

«È stato un caso. Ho conosciuto la principessa Maria Pace Odescalchi, che mi ha proposto di collaborare con il suo castello. Mi sono resa conto, all’epoca, quasi diciotto anni fa, che organizzare matrimoni in quello scenario, in un momento in cui la figura della wedding-planner era ancora inusale, che avrei potuto tirare fuori tutta la mia creatività. Mi sono cimentata ed è andata bene. E, ogni matrimonio, è sempre una nuova sfida».

Quali sono le regole-base per organizzare il matrimonio perfetto?

«Innanzitutto l’ospitalità nei confronti degli invitati, che devono sempre sentirsi a loro agio; il clima di divertimento, che non deve mai mancare, e l’armonia di un insieme di dettagli che vanno dall’allestimento al cibo, passando per la musica e i fiori».

Tra i matrimoni più famosi made in Sanda Pandza, ci sono quelli di Tom Cruise con Katie Holmes e Mena Suvari con l’italiano Simone Sestito: qualche curiosità?

«La prima dote di una wedding planner di successo è la discrezione, perché la regola numero uno per rendere felici i proprio clienti è quella di salvaguardare la loro privacy. Però posso dire che, sia nel caso di Tom Cruise che di Mena Suvari, e i rispettivi consorti, quello che più mi ha colpito è stata la loro umanità e semplicità. Niente divismi, ma solo tanta gratitudine nei confronti di tutto lo staff. Ricordo che, alla fine delle loro feste di matrimonio, ci hanno ringraziato uno per uno con grande affetto e calore».

Le richieste più bizzarre ed originali?

«Una sposa indiana che ha voluto un elefante per consegnare con la proboscide le bomboniere a fine serata agli invitati; uno sposo che è atterrato in mongolfiera per raggiungere la sua promessa sposa, un altro che ha voluto far guidare le Ferrari ai suoi ospiti, oppure una coppia di sposi che hanno voluto come colonna sonora durante la cerimonia la musica di Rocky».

Se ripensi al tuo passato, qual è l’immagine che porti sempre con te?

«Quella di una ragazza con una valigia in mano, piena di paura, che non parlava neanche una parola di italiano, fuggita dalla Jugoslavia all’epoca della guerra civile, spinta da suo padre. Mi sono ritrovata a Roma, illuminata a festa, durante le feste natalizie, con il cuore gelido per gli orrori della guerra. Non avrei mai pensato di arrivare fin qui. E, invece, ce l’ho fatta».

 

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