Si è concluso domenica 26 novembre il progetto racconto “DIVENTI INVENTI 1997-2017” con uno spettacolo unico ideato da NICCOLÒ FABI, prodotto e realizzato da BARLEY ARTS PROMOTION ed OVEST.
Una grande occasione per celebrare 20 anni di musica di Niccolò Fabi, che per la prima volta è stato protagonista assoluto del PalaLottomatica di Roma, luogo simbolo della sua città.
L’evento
Un palazzetto colmo di pubblico, che ha goduto di tante sorprese, ospiti inattesi e formazioni speciali che si sono alternate sul palco. Durante il live il cantautore romano ha infatti ripercorso con immagini, musica e parole i momenti salienti della sua carriera artistica, condividendo il palco con i musicisti che in questi anni gli sono stati accanto: dalla band più recente composta da Alberto Bianco, Filippo Cornaglia, Damir Nefat e Matteo Giai agli storici Danilo Pao, Lorenzo Feliciati, Aidan Zammit, Massimo Cusato e Agostino Marangolo, passando per gli amici romani di sempre Roberto Angelini, Andrea Di Cesare, Fabio Rondanini, Daniele Rossi, Pier Cortese e Gabriele Lazzarotti. Sul palco per l’occasione anche Il GnuQuartet e Daniele Sinigallia (che dopo 20 anni ha risuonato “Lasciarsi un giorno a Roma” su un palco con Niccolò) Fiorella Mannoia, Max Gazzè e Daniele Silvestri.
Per questo spettacolo Niccolò Fabi ha voluto al suo fianco tutta la crew che lo segue dagli ultimi tour (Riccardo Parravicini, Fabrizio Valinotti, Simone Bonetto, Andrea “Perez” Peretti, Paolo Beltrando, Matteo Sanna) e alcuni amici che hanno iniziato con lui, come Francesco D’Argenzio che ha curato, direttamente con Niccolò, la regia dello spettacolo, e Andrea Cocchi che ha prodotto e selezionato i contenuti video.
Uno spettacolo che ha voluto tenere al centro le canzoni, ma che ha lasciato spazio a tutte le emozioni, regalando momenti di alta poesia, di divertimento e di grande musica, grazie alla presenza di musicisti di altissimo livello.
Un viaggio di 3 ore che ha permesso al cantautore romano di raccontare questi 20 anni, muovendosi come sempre tra le canzoni a cui è più legato, senza regole “di mercato”, da “Ostinatamente”, primo brano scritto (1993), a “Una mano sugli occhi”, ultima canzone contenuta nel disco “Una somma di piccole cose” (2016).
Tanti i contributi, spezzoni di videoclip, estratti dei suoi viaggi in Africa, ricordi di amici e immagini tratte da momenti di vita e di “studio”.