24 Luglio 2016

“Un Condominio in Musical”: sold out al Teatro Marconi di Roma

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“Un Condominio in Musical”: sold out al Teatro Marconi di Roma

Venerdì 22 luglio è andata in scena l’anteprima nazionale della commedia musicale “Un condominio in Musical” al Teatro Marconi di Roma ed è stato fin dall’inizio un successo: platea gremita di gente, poltroncine aggiunte, sold out da 450 posti.

Sarà anche per l’ottimo impianto di condizionamento (uno dei pochi teatri frequentabile in piena estate) ma le premesse sostanzialmente hanno mantenuto il climax per l’intera,riuscitissima serata.

A presentare e produrre l’allestimento “Momento Danza” una delle scuole più prestigiose della Capitale, vera fucina di giovani talenti.

Questa la storia: ogni anno, nel condominio alla periferia di Roma è arrivato il momento dell’assemblea. Le Signore dello stabile sono particolarmente contente di prendervi parte, dato che hanno come Amministratore Fabio, attuale pessimo curatore dello stabile ma in passato grandissimo coreografo. E delle ingenti  rate mensili alle cinquantenni importa davvero poco, la riunione è un semplice pretesto che serve a provare lo spettacolo da mettere in scena, davanti all’intero quartiere. Tra molteplici gag, equivoci, danze sfrenate e canzoni indimenticabili, alla fine scopriranno la gioia di essere delle vere Artiste. Pur dovendo rinunciare ai loro preziosi appartamenti…

Come ben si capisce dalla trama, lo spettacolo trova un suo punto di forza proprio nel gruppo delle Signore, le indomite “ragazze di Ponte Mammolo” audaci cinquantenni sovrappeso, infilate a forza nei costumi di scena, portate in scena con un divertimento assoluto che fortuna loro, trova una platea consenziente e partecipe, tanto da ricoprire di applausi e sincere risate la maggior parte dei diversi esilaranti interventi. Le “attrici” sono delle debuttanti amatoriali ma la resa è di altissimo profilo, ad un certo punto sembrava di rivedere i vecchi sketch comici della compianta Sora Lella, la scena dei gatti per esempio è un chiaro omaggio alla pellicola “Acqua e sapone” e al micio “ladro” che si aggiravafurtivo nella casa della sorella di Aldo Fabrizi.

Le citiamo per spronarle a continuare e complimentarci con loro: Anna Maria D’Angeli una matrona d’altri tempi, tempi nei quali sognava di interpretare “Il Lago dei Cigni”, Tiziana Orsini efficace ed indolente, Deborah Quintili svagata e romantica quanto basta, Antonella Soriani, faccia da schiaffi autoritaria ed espansiva, Giulia Dominici (l’unica ventenne) dalla potente voce cristallina. C’è chi uscendo a fine spettacolo, ha citato la pellicola “Full Monty”, evidenziandone l’inedita declinazione al femminile,trovandoci sinceramente d’accordo.

Regia, copione ed annesse lezioni di recitazione, sono di Walter Garibaldi che ricorderete come partecipante all’Isola dei Famosi 8 ma che ha un considerevole passato di commediografo (in passato hanno portato in scena le sue opere affermati registi come ad esempio Claudio Boccaccini) ed autore tv. Il testo inedito forgiato sulle protagoniste segna un suo felice ritorno alla prosa.

Lo affianca per la parte coreografica, il Maestro Fabio Massimo Casavecchia, qui impegnato nella duplice veste di coreografo e di attore protagonista, riservandosi un ruolo assolutamente cucitogli addosso dall’autore. Ed è stata principalmente la sua serata, a partire dalle mirabili coreografie ( il gruppo di “Cabaret” e “Sette Spose per Sette fratelli”, il pugno allo stomaco della violenza sulle donne, l’irresistibile medley di sigle, quando c’erano le show girl, come da lui stesso ricordato) e alle molteplici felici intuizioni disseminate e perseguite con ferrea volontà ed indubbio mestiere. Impossibile inserire il nome di ogni singolo danzatore, essendo la Compagnia davvero nutrita come non accadeva da tempo di vedere (neanche il mitico Teatro Sistina ha più ormai così tanti elementi) però un plauso va alla mora Arianna Pucci ed alla bionda Giada Pasqualucci, due ballerine grandemente talentuose, ognuna con il suo studiato momento “acchiappa-applausi” e dotate di una bellezza oggettivamente rilevante, la leggiadra Marzia Cafazzo, Daniele Rosa assoluto physique du rôle per “Jesus Christ Superstar”, gli efficientissimi Gianluca Milana, Daniele Pompozzi, Gaetano Russo e William Romani, ecc, ecc.

In questo tripudio di convenevoli (sentiti) cosa non ha funzionato? La scenografia era inesistente, così come gli elementi di scena e le luci lacunose, compreso un fondale da “brividi”, peccato. Ottimi invece i cospicui luccicanti e colorati costumi.

Dovremmo ora aprire un lungo discorso sui finanziamenti al teatro italiano, scomparsi e per troppo tempo destinati alle solite cricche che ne hanno abusato impunemente, riducendo l’Estate romana al nulla assoluto. “Un condominio in Musical” ha tutte le potenzialità di continuare a conquistare il pubblico, magari grazie ad un lungimirante produttore, perché, ed è solo verità ammetterlo, l’intero gruppo ha vinto e nell’asfittica scena nazionale composta da tediose recite, non capita sovente. Ad maiora ragazze e ragazzi!

Da non perdere!

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