15 Luglio 2016

La cipolla rossa di Tropea: ne parliamo con il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Laria e il direttore Simone Saturnino

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La cipolla rossa di Tropea: ne parliamo con il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Laria e il direttore Simone Saturnino

La cipolla rossa di Tropea Calabria continua a rappresentare con successo, sia in Italia e sia all’estero, un’eccellenza  tricolore. Da anni si cerca di preservare il prodotto dalla contraffazione. E’ interessante sapere che la  presenza di questi composti solforati tante a concentrarsi maggiormente nelle tuniche più esterne. A riguardo ne parliamo con il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Laria e il direttore Simone Saturnino che con grande dedizione stanno traghettando la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, oltre i confini del nostro Paese. Il Consorzio di Tutela è stato costituito nel 2008, è stato riconosciuto dal Ministero nel 2009 e pertanto da questa data risulta detentore e gestore del marchio di indicazione geografica protetta. Inizialmente le quantità certificate di prodotto IGP ammontavano a poche migliaia di quintali, oggi si registra una certificazione superiore a 200mila quintali con  50 aziende che vi aderiscono.

“La denominazione Cipolla Rossa di Tropea Calabria identifica tre ecotipi, distinti in base alla precocità di maturazione e alla forma in Tondo Piatta o Precoce che è pronta alla raccolta a marzo aprile, Mezza Campana o Medio Precoce che è pronta alla raccolta in aprile maggio  e l’Allungata o Tardiva che è pronta per la raccolta nei mesi di maggio e giugno”, chiarisce il presidente Laria. “La cipolla – aggiunge il direttore Saturnino – è un antiinfiammatorio naturale. Quella di Tropea, dopo essere stata mangiata lascia solamente un piccolo cattivo odore in bocca che poi va via completamente nel momento in cui si beve appena mezzo bicchiere di latte o masticando un solo chicco di caffè”

E’ l’unica cipolla che per la sua dolcezza e croccantezza si può mangiare cruda nelle insalate, è comunque utilizzata anche per la preparazione di sughi. In merito alle sue proprietà ricordiamo che grazie alla sua composizione ricca di composti solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, tra cui la Quercetina presente con un tasso di 30/60 mg / 100 gr di parte edule, ha un’azione diuretica, antiasmatica, antisettica, antitumorale, preserva dall’invecchiamento, riduce il rischio di diabete, favorisce la secrezione biliare, afrodisiaca, favorisce anche la circolazione sanguigna regolando il tasso di colesterolo buono, l’HDL, nel sangue.

Presidente Laria, come nasce il Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa Tropea Calabria IGP?
Questo consorzio legato alla cipolla rossa di Tropea è nato dopo diversi anni dall’inizio della sua coltivazione. Tra gli anni 80 e 90 abbiamo inseguito, a lungo, l’IGP. Quando poi, nel 2008, ci è stato finalmente riconosciuto, da quel momento è nato il nostro consorzio che ha l’obiettivo di tutelare e promuovere questo prodotto eccezionale, nonché unico al mondo. Un prodotto esportato in tutta Europa, principalmente in Italia e che dà occupazione a migliaia di persone, visto che viene lavorato manualmente e non con l’ausilio di macchinari.

Direttore Saturnino, qual è esattamente la zona di produzione?
La “Cipolla Rossa di Tropea Calabria” viene coltivata lungo la costa medio alta tirrenica calabrese, su appezzamenti assolati prospicienti il mare. I suoli dove si coltiva sono di natura vulcanica, freschi e profondi, ricchi in nutrienti, specie di Potassio, studiati dai pedologi di tutto il mondo al fine di risalirne alle origini e di giustificarne la nobile composizione, responsabile della particolare fertilità.

Laria –  Ma come mai vi è questo tipo di lavorazione?
Perché la cipolla rossa è un prodotto tenero, molto tenero. E di conseguenza è fondamentale lavorarlo con cura, per far sì che venga preservata e conservata nel migliore dei modi.  Le condizioni pedoclimatiche (terreno, temperatura, umidità, ore di luce) del comprensorio della costa medio-alta del tirreno calabrese, il peculiare corredo genetico e l’ingegno umano, sono gli esclusivi responsabili delle eccelse caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche di questo prodotto. Occorre specificare, però, che questa cipolla rossa si chiama sì “di Tropea” ma la sua coltivazione abbraccia vari comuni, che vanno da Cosenza, Catanzaro e di Vibo. Molte altre informazioni di questo tipo è possibile trovarle sul nostro sito http://www.consorziocipollatropeaigp.com/ , dove il consumatore può anche inviarci le proprie opinioni e riflessioni.

Saturnino – Cosa distingue la “Cipolla Rossa di Tropea Calabria” dalle altre cipolle? Perché è così famosa?
Intanto è bella a vedersi grazie al suo colore rosso intenso dovuto alla ricchezza in antocianine (composti polifenolici solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi), dopodiché è dolce e croccante e pertanto si presta più di ogni altra cipolla ad essere consumata cruda nelle insalate. E’ famosa perché è buona e in quanto tale è ricercatissima dal consumatore. La sua piacevolezza al palato è da imputare a fattori genetici, climatici e pedologici; è l’interazione di questi tre fattori a determinare caratteristiche organolettiche così eccelse. Se questi tre fattori non coesistessero, ovvero se la si coltivasse altrove, in aree diverse da quelle vocate, il prodotto sarebbe lungi dall’avere la stessa appetibilità.

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