25 Marzo 2016

Matteo Cambi: “Nella vita si sbaglia ma ci si può rialzare e cominciare una nuova vita”

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Matteo Cambi: "Nella vita si sbaglia ma ci si può rialzare e cominciare una nuova vita"

Il 9 FEBBRAIO è uscito in libreria l’attesissimo libro “MARGHERITA DI SPINE – Ascesa e caduta dell’inventore di G U R U” (Mondadori) la vera storia di Matteo Cambi, inventore del marchio con la Margherita G U R U.
Attraverso la penna di Gabriele Parpiglia l’autore si racconta senza indulgenza e senza omettere nulla, con lucidità e senso critico. Un racconto che non dà tregua, come una corsa in discesa a tutta velocità e senza freni verso il successo, i milioni, la droga. Finchè il castello crolla, viene dichiarata bancarotta e si aprono le porte della prigione. Una condanna pesantissima. E infine la disintossicazione e il ritorno a una vita normale.

Come nasce l’idea del libro?
L’idea nasce dalla volontà di mettermi a nudo e lanciare alle persone un messaggio positivo: nella vita si sbaglia ma ci si può rialzare e cominciare una nuova vita.  E’ stata un’esperienza unica.

C’è tanto di personale in questo tuo racconto?
E’ un’autobiografia, ripercorro la storia della mia vita: dalla fondazione del marchio Guru, ai successi strepitosi e inaspettati, fino all’autodistruzione che coincide con l’abuso di cocaina e la reclusione in carcere. Ho dovuto fare una scrematura di episodi da raccontare perché il materiale era davvero tanto.

Gabriele Parpiglia ti ha affiancato in questa avventura: come mai hai scelto lui? Perché è un professionista serio, una persona che mi ha supportato in tutto questo percorso durato 7 mesi e perché si è instaurato un rapporto di fiducia. Inoltre, conosce perfettamente le dinamiche che animano il mondo dello spettacolo, ambiente che ho frequentato in quegli anni e che mi ha condotto alla rovina.

A chi consigli la lettura del tuo libro?
A tutti. Tutti possono appassionarsi nella lettura e trarre insegnamento dal mio racconto.

Quando hai capito di aver toccato il fondo e cosa ti ha spinto a riemergere?
Ho capito di aver toccato il fondo quando sono finito in carcere e per colpa mia ho fatto internare anche mia madre, la quale non aveva responsabilità alcuna. In quei frangenti i sensi di colpa mi attanagliavano e ho sofferto tantissimo. Sono riuscito ad emergere grazie al calore di mia moglie Stefania e di mia figlia Melissa.

Hai creato un brand che ha segnato la storia nel mondo della moda. Ma quanto è difficile riuscire a gestire il successo?
E’ difficilissimo. Se non hai ricevuto un’educazione severa e rigorosa il rischio di perdere la testa è forte. Io ero un ragazzino 20enne e sono stato completamente incapace di gestire il successo che mi si è piombato addosso all’improvviso. Ho pagato un conto salatissimo per i miei errori.

Dagli errori si impara sempre: cosa ti sentiresti di consigliare ai giovani?
Il mio consiglio è di circondarsi di persone vere e di non farsi trascinare in situazioni o contesti ambigui. Frequentare gente positiva, con dei valori.

Tornando a parlare di te, di recente hai preso parte a “L’Isola dei Famosi”. Che esperienza è stata?
Esperienza intensa, ho un ricordo positivo. Tuttavia, la condizione di perenne nudità mi inibiva e mi procurava forte imbarazzo.

Perché hai abbandonato?
Perché provavo vergogna nel mostrarmi nudo e lo ritenevo umiliante per mia moglie e mia figlia che mi guardavano da casa. Avrei voluto mostrare dei contenuti e, invece, mi sentivo limitato da questa condizione. Ho sopravvalutato le mie potenzialità prima della partenza, credevo fosse più facile, invece dopo qualche giorno non avevo più voglia di vivere certe situazioni legate alla fame e al freddo.

Cosa ci sarà nel tuo futuro adesso che ti sei rimesso “in gioco” ?
Attualmente, voglio dedicarmi al libro, progetto nel quale mi sono buttato a capofitto e ho dato tutto me stesso. Continuerò a fare il consulente per Guru nel marketing e nella comunicazione e in un secondo momento valuterò la possibilità di ricominciare a fare l’imprenditore se ci saranno le condizioni per farlo.

Da non perdere!

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