26 Ottobre 2015

I sensi influenzano la percezione del gusto di ciò che mangiamo

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I sensi influenzano la percezione del gusto di ciò che mangiamo

Se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, questo vale ancor di più se parliamo di alimentazione. Sensi ed emozioni guidano le nostre scelte e, soprattutto per quanto riguarda la vista, influenzano anche la percezione del gusto degli alimentiche abbiamo sempre mangiato. Questo è solo uno dei tanti aspetti poco conosciuti del nostro rapporto con il cibo, raccontato ancora per pochi giorni a “FEED your MIND!”, il percorso interattivo all’interno del Padiglione svizzero in Expo 2015, uno dei luoghi più visitati all’interno del sito espositivo. I perché dell’alimentazione sono sviluppati dagli esperti di Nestlé e dell’‘Istituto Auxologico Italiano (IAI), eccellenza del “Made in Italy” nella scienza della alimentazione.

“Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo sostanziale a uno dei Padiglioni più apprezzati e in linea con i messaggi di Expo Milano 2015 sia con la nostra expertise in fatto di nutrizione, potendo contare sul network di ricerca più grande al mondo tra i privati, sia dando vita a una delle 4 torri tematiche per raccontare il nostro impegno per una filiera più sostenibile del caffè – afferma Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs Gruppo Nestlé in Italia.

Il percorso espositivo si articola in 4 aree tematiche dedicate ad argomenti chiave della nutrizione scoperti in questi mesi da 350mila visitatori. Si parte da  tutte le tappe che portano allo sviluppo dei sensi e del cervello  e spiegano l’importanza della nutrizione nei primi 1000 giorni di vita. La seconda parte svela i meccanismi che sono alla base della percezione di fame e sazietà, attivate da specifiche aree cerebrali. Nella terza sezione viene spiegato il ruolo dei sensi e delle emozioni nellescelte alimentari e nella percezione del gusto. Nell’ultima parte alcune installazioni forniscono informazioni sui cibi e i nutrienti con un effetto comprovato sul benessere del cervello e delle sue funzioni.

Ma come scegliamo quello che vogliamo mangiare? Molti diranno in base al sapore o all’odore ma la vista, per esempio, è fondamentale per l’alimentazione. Gli occhi selezionano il cibo molto rapidamente: quando si sceglie consapevolmente un cibo entrano in causa altri fattori, come le nostre esperienze, i nostri sentimenti e le nostre conoscenze. La scelta consapevole può rivelarsi diversa dalla selezione istintiva.

Ma catturare la nostra attenzione non è solo la forma ma anche il colore. “FEED your MIND!” svela le proprietà dei colori degli alimenti. Ecco alcuni esempi:

–      Se mangi “Blu” (more, ribes nero, olive nere, quinoa nera, fagioli neri, sesamo nero, uva nera) assimili sostanze come i carotenoidi dalla forte azione antiossidante e antinfiammatoria.

–      Se mangi “Arancione” (arancia, albicocca, melone, carota, zucca, mango, papaya, pesca) aiuti a mantenere la pelle sana e a far funzionare correttamente vista e sistema immunitario grazie alla vitamina A.

–      Se mangi “Viola” (melanzana, radicchio, cavolo rosso, cipolla rossa, fagiolini viola, uva) assimili tra l’altro potassio (che contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario) e magnesio (che, come il potassio, contribuisce alla normale funzione muscolare).

–      Se mangi “Verde” (spinacio, lattuga, piselli, kiwi, uva, olive, zucchine, avocado, broccoli, asparago, lime, prezzemolo, cetriolo, fagiolini) assimili alte quantità di xantofille due composti che quando vengono assorbiti si accumulano in maniera selettiva nella retina proteggendo l’occhio da patologie oftalmiche associate all’invecchiamento.

Ma a “FEED your MIND!” si possono scoprire anche tante altre curiosità sulla nutrizione specie quella dei bambini nei primi mille giorni di vita, ovvero dal concepimento ai due anni di età. Ecco le principali da sapere prima della fine di Expo:

–      Nel neonato si sviluppa prima il senso del tatto (tra le 7° e l’8° settimana) seguito poi da udito, olfatto e gusto e infine vista.

–      Il 50% dell’energia totale consumata da un bambino è spesa dal cervello mentre un adulto ne spende il 20%.

–      Gli alimenti che i bambini provano nei primi 4-6 mesi di vita possono determinare le preferenze di gusto che avranno successivamente.

–      A un anno il bambino ha 100 miliardi di neuroni.

–      I sapori degli alimenti ingeriti dalla mamma passano nella placenta e nel liquido amniotico, così il bambino ha esperienza di sapori diversi quando è ancora nell’utero.

–      Il peso del cervello di un neonato pesa circa 400 grammi, cioè il 25% del peso del cervello di un adulto.

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