28 Luglio 2015

Addio parmigiana e pasta al forno, in spaggia arriva la Schichic

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Addio parmigiana e pasta al forno, in spaggia arriva la Schichic

Altro che parmigiana, pasta al forno e il classico panino con la cotoletta. Sono finite le scene da abbuffata famigliare sotto l’ombrellone, protagonisti di numerosi film del dopoguerra. A fare da protagonista del pranzo in spiaggia ora sono pietanze fresche e leggere, a base di cereali (86%), verdure di stagione (89%), pesce azzurro (74%) e frutta (68%). Il tutto accompagnato da ingredienti leggeri e salutari come pomodoro, basilico, mozzarella: a dirlo sono 7 masterchef su 10 secondo cui oggi in spiaggia trionfa la SchiChic. Ovvero, la schiscetta dalle scrivanie d’ufficio arriva sui bagnasciuga delle principali località balneari e diventa elegante, leggera e gustosa. Una rivisitazione dei sapori della cucina tradizionale e dei valori della dieta mediterranea, celebrata quest’anno in occasione di Expo 2015. Il tutto senza dimenticare l’etichetta: out piatti dagli odori troppo intensi (63%) e invece ad apparecchiature informali e colorate, preferibilmente in materiale eco-friendly, come runner in bambù (42%).

E’ quanto emerge da uno studio promosso da “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto attraverso interviste a 110 illustri chef nazionali ed esperti di galateo per raccogliere i giusti consigli su cosa preparare da mangiare e portare con sé prima di andare in spiaggia.

Stop a cibi ipercalorici e poco pratici sia da realizzare, sia da consumare in spiaggia: grazie ai consigli degli esperti è possibile realizzare pietanze leggere e gustose da portare con sé al mare. Secondo gli chef stellati per una perfetta Schichic da spiaggia è necessario utilizzare ortaggi e verdure (89%), con cui realizzare gustose e fresche insalate, anche mixate con frutta (37%), come pomodori con pesche nettarine condite con olio e sale, colorate, gustose e da preparare in poco tempo. Frutta che può essere gustata anche da sola (68%) o sotto forma di frullati (54%). Ma a fare da re sotto gli ombrelloni degli italiani sono soprattutto pesce, meglio se azzurro ricco di Omega 3 (74%), cereali come cous cous (71%), quinoa (63%), e mozzarelle (59%), latticino che se gustato in bocconcini e con un solo con un velo di olio d’oliva, risulta perfetto per un pranzo veloce e leggero. Intramontabili le insalate di riso (76%), il cui successo secondo gli esperti è dovuto alla loro praticità (86%), alla velocità nella preparazione (83%), al gusto (82%) a alla leggerezza (76%), mentre scendono la pasta al forno (41%) e le frittatone formato famiglia (32%), considerate dagli esperti troppo saporite (64%), scomode da trasportare (59%) e pesanti da smaltire (54%).

Il masterchef Pietro D’Agostino del Ristorante La Capinera a Taormina spiega in che modo è possibile sposare gusto e tradizione, a tavola come in spiaggia. “Tradizionalmente il cibo “easy” e da viaggio mi fa pensare al classico pane fatto in casa ripieno di ogni leccornia, figlia della cucina casalinga. Pensando a questa idea d’infanzia, se dovessi suggerire una ricetta “da spiaggia” direi che mi lascerei tentare da due fette di pane nero di Castelvetrano, tocchetti di pomodorini confit annaffiati da un buon olio del Belice; bocconcini di mozzarella di Nicosia e una ricetta intitolata ‘Passeggiata per la Sicilia’, una insalata fredda di polpo cotto alla brace con pomodorini datterini, capperi di Salina, patate, cipolle di Giarratana e mandorle di Avola”.

Quali caratteristiche devono avere questi prodotti? Secondo gli esperti per realizzare un piatto semplice occorre utilizzare alimenti rigorosamente made in Italy (58%), leggeri (49%), freschi (44%) facili da digerire (37%) e gustosi (39%).

Per una Schichic che sia veramente all’altezza delle aspettative, è importante però anche badare all’etichetta: anche se in costume è bene non dimenticare il galateo per non infastidire il vicino di ombrellone. Secondo gli esperti è opportuno rispettare semplici ma basilari regole: sì ad accessori pratici (61%) di plastica (53%) oppure materiale eco-friendly (42%), no a odori troppo forti (63%). Infine, da non scordarsi di raccogliere i rifiuti una volta terminato il pranzo (79%): non c’è niente di peggio che sdraiarsi tra un nocciolo di una pesca rimasto tra i granelli della sabbia; no alla musica (47%), mai invadere la privacy del vicino con melodie non richieste che porterebbero ad adottare nella naturale conversazione tra i commensali ad un tono di voce troppo che rischia di infastidire i vicini (49%). Unica concessione alla musica solo con auricolari nel caso di un pranzo da ‘single’ (35%).

“Il galateo parla chiaro – spiega Barbara Ronchi della Rocca, esperta di buone maniere – e anche in spiaggia è bene non dimenticarsi delle regole per una perfetta ‘Schichic’. Innanzitutto gli accessori e l’apparecchiatura: poiché non è consigliabile bere del vino sotto il sole, sì a bicchieri in plastica, oltre a posate e piatti. No a tovaglie in stoffa che lasciano il posto a runner in bambù, pratico da pulire e leggero. E poi è bene rispettare alcune regole di comportamento: no a pietanze come uovo sodo o spezie molto profumate come la curcuma, che potrebbero infastidire il ‘naso’ dei vicini con un odore che rimane nell’aria; attenzione a non invadere gli spazi altrui e a sfruttare l’ombra del vicino per usi propri. E soprattutto attenzione a non ledere la privacy dell’altro: mai offrire agli altri parte del pranzo, né guardare con insistenza il pranzo del vicino. Altri suggerimenti: no a conversazioni a voce alta né suoneria troppo elevata. No a musica come colonna sonora di un pranzo tra più persone: porterebbe ad aumentare il volume della conversazione e infastidire i restanti frequentatori della spiaggia. Attenzione alla sigaretta dopo i pasti: mai buttare il muccio tra la sabbia. E infine, è bene raccogliere subito gli avanzi del cibo e sbarazzarsi subito del sacchetto dell’immondizia che, se lasciato sotto l’ombrellone, causa cattivo odore per tutta la giornata”.

Infine, per trasportare in spiaggia queste gustose pietanze, gli esperti dicono basta ai classici e grezzi contenitori d’alluminio. Oltre alle classiche ciotole di plastica, irrompono sulle spiagge d’Italia i “lunch box portavivande multifunzioni dall’anima tecnologica, dal design curato e dal contenuto ricercato. Disponibili sia in legno sia in metallo. Perché? Gli chef consigliano questo tipo di contenitori perché sono garanzia di lunga conservazione (29%), pratici (22%) e, fattore da non sottovalutare, belli da vedere (15%).

 

LE REGOLE DEI MASTERCHEF E DEGLI ESPERTI DI GALATEO PER UNA PERFETTA SCHICHIC DA SPIAGGIA

  • THINK EASY, EAT EASY

Perché complicarsi la vita anche sotto l’ombrellone: non strafare, bastano prodotti naturali e leggeri che aiutano il metabolismo, facili sia da preparare sia da portare e che rinfrescano il corpo provato dal solleone.

 

  • LIBERO SPAZIO ALLE IDEE

Per una Schiscic in spiaggia di successo non possono mancare fantasia e creatività nell’abbinare verdure di stagione fresche e leggere, insieme a frutta e cerali, da abbinare con del pesce secondo il gusto personale.

 

  • ADDIO LASAGNA

Cereali, verdure e frutta a volontà: l’importante è mantenere la qualità degli ingredienti, in linea con i valori della dieta mediterranea. Basta con frittatona e pasta al forno, considerate ‘out’ ed eccessive. Parole di esperti.

 

  • OCCHIO AL DETTAGLIO…

Anche se si mangia sotto l’ombrellone è bene non dimenticare di apparecchiare con gusto ed eleganza. Oltre alla stomaco anche l’occhio vuole la sua parte. Vietato presentarsi con contenitori d’alluminio o con classiche ciotole di plastica e con tovaglie a quadri di stoffa. Altrimenti che Schiscic che sarebbe?

 

  • E RICORDARSI DELLE BUONE MANIERE

Per non far andare di traverso il pranzo dei vicini di ombrellone, è bene ricordarsi delle buone maniere. Essere Chic vuol dire anche questo.

 

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