ROMA – E’tra le voci radiofoniche più apprezzate nel nostro paese: stiamo parlando di Claudio Guerrini, ogni pomeriggio in onda su Rds insieme a Rosaria Renna. Molto gentile e disponibile, Guerrini ci racconta della sua carriera radiofonica e di progetti futuri, che lo vedranno protagonista anche sul piccolo schermo…
Da quanto tempo fai radio?
Praticamente da sempre, dal giorno dopo in cui mi sono diplomato a 18 anni. In realtà ho iniziato da piccolo a casa, facevo i miei programmi da solo e poi i miei amici li ascoltavano in macchina: registravo le cassette e poi le sentivamo. Accendevo la radio e quando parlavano i deejays abbassavo la musica e parlavo io, presentavo già i dischi a 13-14 anni. Stessa cosa per la tv, durante le partite di tennis o calcio facevo la telecronaca. Mi mettevo lì ore e ore a parlare da solo e quando mia madre entrava in camera mi diceva: “sei pazzo”. E’stata questa la mia scuola. Adesso c’è Rds Academy (sorride, ndr) ma io ho cominciato così.
Prima di arrivare a Rds, tanta gavetta. Credi sia fondamentale?
Ormai non più perché ci sono tanti casi di ragazzi che arrivano subito a trasmettere su un grande network. Magari fanno qualche piccola esperienza e poi via… Diciamo che in quel momento non c’erano talent, e quindi l’unica gavetta era quella di allenarsi a casa o in radio. Ho capito che era meglio in radio, e quindi ho iniziato da alcune emittenti locali. Ricordo Radio 103, la mia prima radio a Roma che si ascoltava nel raggio di 500 metri. Mia madre, per ascoltarmi, con la macchina si è spostata dalla zona Eur a Montesacro, sede della radio. Ho girato un sacco di radio romane, cambiato molto velocemente. Registravo le mie demo e mi proponevo. La mia prima radio importante è stata Radio Subasio, poi sono arrivato in Rai, Kiss Kiss, Rtl e Rds: questa la mia escalation.
A Rds come ti trovi?
Sono qui da diversi anni, più di dieci. Mi trovo bene, ho fatto tante cose qui. Ho cambiato tante fasce orarie, mi sono stabilizzato e sono diventato accompagnatore del pomeriggio: prima da solo, adesso con Rosaria Renna. MI trovo bene, ormai sarebbe difficile pensare di cambiare. Una radio che mi ha reso noto nell’ambito radiofonico, mi ha fatto crescere. Ho cambiato tante radio in poco tempo, all’inizio ero un po’ ragazzino, discotecaro. A Rtl facevo collegamenti dalla discoteca o proponevo la musica dance il pomeriggio ed ero dj. Qui sono diventato conduttore e devo a loro questa maturazione artistica. La mia fissazione era portare la discoteca in radio, qui ho imparato anche ad apprezzare la musica italiana, i lenti, mi ha reso più tranquillo. Radiofonicamente parlando sono passato da Coccoluto a Carlo Conti. Ritengo, con il rispetto di entrambi, di essere maturato a tutto tondo.
Una carrera brillante la tua. Hai qualche rimpianto?
Più che rimpianto curiosità. Prima di entrare a Rtl, stavo per entrare a 105. Era una delle radio che mi piaceva di più, perché era molto avanti. Era una mia fissazione, poi per pochissimo non si è tramutata in contratto. La mia curiosità quindi è: che sarebbe successo nella mia vita se fossi entrato a 105? Sarei con Mazzoli a dire un sacco di parolacce? O mi avrebbero cacciato dopo pochi mesi…(sorride, ndr). Ormai è andata così e sono contento. Grossi rimpianti non ne ho perché mi sono costruito volta per volta la mia carriera. Rimpianti televisivi si però. Ho ricominciato a fare tv dopo aver fatto per anni radio e discoteca. Iniziai con un programma su Odeon Tv, che andava bene. Due anni fa ho ripreso su Rai 5, con un talent per giovani film maker insieme a Cecilia Dazzi. Ho fatto un po’ di cose e ci sono diversi progetti. Un po’ di candid camera per Gold Tv, un programma di salute dove facevo il malato: mi sto divertendo a fare cose diverse in ambito tv. Non ambisco a presentare Sanremo, ma spero di fare qualcosa di carino, anche in estate.
Quindi qualche novità bolle in pentola?
Ci sono due-tre progettini carini e belli… Tra primavera estate uscirà qualcosa. La tv è un mondo complicato, non sono quello che vuole fare tv per firmare autografi. Lo faccio per tirare fuori il mio modo di essere e di comunicare in modo diverso da quello radiofonico. Mi piace cimentarmi in qualcosa di diverso, anche se andasse in onda alle 3 di notte. Sta per uscire qualcosa ad aprile su Sky Arte… Lo saprete tra poco!