SANREMO – Quinta partecipazione al festival di Sanremo per Alex Britti con “Un attimo importante”. Nonostante sia finito in “nomination”, Britti farà anche il tifo per i Kutso, di cui ne è produttore con la sua etichetta discografica.
A Sanremo arrivi come produttore dei Kutso oltre che ad esibirti tra i big. Dove potete arrivare?
Spero di vincerne almeno uno. Non sono venuto qui per vincere, negli ultimi anni Sanremo lo vincono i “ragazzini”. Non si offendano ma quelli che vincono hanno il pubblico dei ragazzini che votano e seguono i talent. E’ anche giusto, largo ai giovani… Personalmente ne ho fatti tanti di Festival e faccio un altro tipo di carriera. Non ho bisogno di queste cose. Ho un’etichetta discografica, sto pensando a un disco nuovo che non so ancora quando uscirà. La gara vera per me inizia lunedì. Per quanto riguarda i Kutso, faccio loro da fratello grande, fornisco loro le dritte. Non mi sento un produttore in un certo modo ma in un altro. Abbiamo presentato i Kutso a Sanremo senza svelare che ci fossi dietro io. Siamo contenti che li abbiano presi e adesso continuiamo a lavorare. È uscito il loro disco e… che dio ce la mandi buona.
Sedici anni fa scrivesti “Gelido”, oggi presenti “Un attimo importante”. Due testi che raccontano le diverse facce dell’amore. Secondo te hai raggiunto maturità emotiva o ritieni che i tuoi testi futuri possano descrivere un’altra faccia dell’amore?
Sono passati anni e sono cambiato. Oggi ne ho 46 contro i 30 di allora. Uno fa tante esperienze e ti assicuro che dopo i 40 si provano le stesse sensazioni, ma con spirito diverso. Quando sei ragazzo vuoi conferme in una storia d’amore, quello che oggi può essere il messaggino o il regalo. Dopo si vivono le cose in modo diverso, più passionali e più pazze. Nonostante si cresce e si matura… ma la pazzia ogni tanto è sinonimo di maturità.
Su questo Festival cosa pensi?
E’ un Sanremo diverso dal solito, più sorridente e meno cupo degli altri.
Cosa rappresenta per te questa partecipazione?
E’una vetrina enorme, un posto in cui ti vedono milioni di persone. Può sembrare brutta come cosa detta così, ma frutto Sanremo per avere visibliltà, vendere dischi, fare il mio percorso. E’ un’esperienza importante visto tutto l’indotto che c’è attorno al Festival, vedi anche conferenze come queste.